BUI – TONI
Installazione, performance, happening.
amare confessioni – dichiarazioni pericolose

Davanti al supermercato di vicolo della Moretta 10 un gruppo di performers impersona i consumatori dell’ indigesto cibo quotidiano che ci viene propinato, ed esprime il proprio disgusto.
Facce scure, voci cupe. Bui- toni di nome e di fatto: questa la sensazione che anticipa quello che a breve accadrà.
Ingredienti:

Nefaste profezie, presagi di sventura, terribili minacce, nere profezie, iettatorie iattanze, velati veleni, tenebrosi anatemi, idiote idiosincrasie, cupe maledizioni, foschi e loschi improperi, truci complotti, pensieri catastrofici … e poi trame, negazionismi, ritorsioni, insidie, calunnie...
Valori nutrizionali:
Referendum, elezioni amministrative, guerre...

Interventi liberi, a “cascata”, così come vengono. Oppure, discorsi preparati in proprio o anche altrui, da leggere in presenza del pubblico.

Dopo le performance fatte lo scorso anno ad Architettura (12 dicembre 2010) si ripete “Tazebao”, il lungo foglio di carta “scritto” da bagliori dei raggi laser, ma stavolta in un contesto e con contenuti differenti .
Infatti gli interventi verranno ad amplificare l’attesa delle ormai prossime catastrofi sismiche a Roma, per cui le voci sul web indicano nel giorno 11 Maggio la data più probabile.
Come accadde in Europa in attesa dell’anno 1000 o in altre ricorrenze simili (ricordate il Millenium bug ?) tutti gli uccelli del malaugurio sono all’opera…
Il “Tazebao” viene appositamente presentato in un packaging che ricorda le confezioni della nota casa Buitoni (cui si ispira ironicamente il titolo della performance, Bui-toni) quasi a voler dire che oggi noi ci nutriamo, o meglio veniamo indotti a nutrirci, di disgrazie e di strazianti immagini vere o presunte, invece che del buon cibo sano a noi necessario.