Sembran vivi gli aerei di ALESSANDRO BUSCI, lì lì per alzarsi in volo hanno ali che occhieggiano, ci strizzano l’occhio, contro un gran cielo fiammeggiante. Trentasette anni, milanese di Porta Romana, Busci è pittore per vocazione e impeto romantico. Anche se di formazione è architetto. Da anni collabora infatti con Alessandro Mendini, il noto designer. Su ferro , tela o carta i suoi spaccati metropolitani di Milano, Roma, Londra, Madrid continuano a vibrare sotto tramonti di rossi incendiari, lampi arancio, pervinca, e ametista.

Mentre sfumature inattese irrompono con nuovi chiarori e azzurrissima violenza negli ultimi ferri, e sontuosi notturni gettano nuovi bagliori su altre città. Come se nuovi orizzonti e nuove mete fossero vicini.

ERNESTO MORALES affumica di suadenti nebbie la sua Buenos Aires. Schivandone colore e folclore ne fa una metropoli di silenzi e nostalgie di periferia. E’ la città dove è nato e cresciuto, dove ha giocato e studiato arte e storia dell’arte, letteratura e poesia, e giovane uomo ne è partito per venire a Roma tre anni fa.

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Le città lunari effetto bronzo di MAURO PATRINI che rimandano a Pomodoro hanno grandi soli roteanti al centro e allineano piccoli grattacieli-giocattolo ai margini del loro quadrato. Sono quadri-scultura, geometrie astratte frutto di lunga esperienza artigianale e di decantata attenzione alla sorte della nostra civiltà

(Chiara Vivolo)