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Camilla Mosconi – Il senso di Camilla per le mani
esposizione fotografica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura il 26 ottobre la prima mostra fotografica al Leopardi 13 e lo fa con i 70 scatti della giovanissima artista Camilla Mosconi. Il titolo è Il Senso di Camilla per le mani.
Questo titolo, che strizza l’occhio al libro di Peter Hoeg “Il senso di Smilla per la neve”, vuole essere un percorso attraverso cui l’artista evidenzia l’importante ruolo che hanno le mani e l’emotività suscitata in lei da questa parte del corpo che crea, distrugge, nutre, accarezza.
Con le mani si dimostrano sensazioni, emozioni, con le mani si realizzano opere d’arte, con le mani si cucina e si mangia.
Le mani dimostrano chi sei, mani da lavoratore, mani delicate, mani curate, mani agitate…
Lo smisurato amore che Camilla (soli 19 anni) prova per le mani deriva dal ricordo indelebile del contatto con quelle paterne che, da bambina, le davano l’ultima carezza prima di dormire. “Mio padre nel suo tempo libero lavorava il legno e coinvolgeva noi tre figlie nei suoi progetti insegnandoci i trucchi del mestiere. Mi interessa la gestualità che crea qualsiasi cosa e che ci permette di fare quello che sogniamo. Rappresento mille gestualità attraverso la fotografia, cercando di catturare il movimento che da vita a qualcosa”.
Le foto in esposizione sono stampate su tela.
Cenni biografici di Camilla Mosconi
Sono nata e cresciuta a Milano, una città che ho imparato ad amare passeggiando per le sue strade in cerca di chissà quali risposte. La mia vita anche se ho solo 19 anni, mi ha dato tantissimi dolori, principalmente quando a soli 8 anni mio padre ci ha lasciato per sempre; mille cose da allora sono cambiate e ora mi porto sempre si suoi insegnamenti. Ho alle spalle una famiglia di artisti: mia mamma disegnava molto bene e cercava di insegnarci la bellezza dei colori e delle line schizzate su un foglio bianco, mio padre nel suo tempo libero lavorava il legno e coinvolgeva noi tre figlie nei suoi progetti, insegnandoci i trucchi del mestiere, mia sorella Marzia crea lampade molto particolari con materiali di riciclo e data la grande differenza di età, quando ero bambina mi insegnava piccoli lavoretti con materiali come la plastica, il ferro e il legno, mia sorella, la più grande, Daniela, scriveva tantissimo e alcune volte leggendomi qualcosa mi ispirava nel creare delle piccolezze di bambina. Per la grande passione in questo ambito, decisi di fare il liceo artistico, che mi aprì molte porte. Fece ampliare le mie visuali, non solo nel fare arte ma anche nell’essere e sentirsi un’artista, con i momenti di fortuna e di difficoltà che questa professione comporta nel cercare di esprimersi ed essere compresi. Ho imparato ad osservare le piccole cose del mondo che ci circonda: un aspetto per me molto importante sono le mani. La gestualità che crea qualsiasi cosa e che ci permette di fare quello che sogniamo. Rappresento mille gestualità attraverso la fotografia, cercando di catturare il movimento che da vita a qualcosa. Non ho mai frequentato un corso di fotografia, e per questo dopo un anno in cui dovevo solo capire la mia vera strada, mi sono iscritta alla Nuova Accademia di Belle Arti, dove oltre a pittura e scultura sto approfondendo la mia conoscenza sulla tecnica fotografica.
Questo titolo, che strizza l’occhio al libro di Peter Hoeg “Il senso di Smilla per la neve”, vuole essere un percorso attraverso cui l’artista evidenzia l’importante ruolo che hanno le mani e l’emotività suscitata in lei da questa parte del corpo che crea, distrugge, nutre, accarezza.
Con le mani si dimostrano sensazioni, emozioni, con le mani si realizzano opere d’arte, con le mani si cucina e si mangia.
Le mani dimostrano chi sei, mani da lavoratore, mani delicate, mani curate, mani agitate…
Lo smisurato amore che Camilla (soli 19 anni) prova per le mani deriva dal ricordo indelebile del contatto con quelle paterne che, da bambina, le davano l’ultima carezza prima di dormire. “Mio padre nel suo tempo libero lavorava il legno e coinvolgeva noi tre figlie nei suoi progetti insegnandoci i trucchi del mestiere. Mi interessa la gestualità che crea qualsiasi cosa e che ci permette di fare quello che sogniamo. Rappresento mille gestualità attraverso la fotografia, cercando di catturare il movimento che da vita a qualcosa”.
Le foto in esposizione sono stampate su tela.
Cenni biografici di Camilla Mosconi
Sono nata e cresciuta a Milano, una città che ho imparato ad amare passeggiando per le sue strade in cerca di chissà quali risposte. La mia vita anche se ho solo 19 anni, mi ha dato tantissimi dolori, principalmente quando a soli 8 anni mio padre ci ha lasciato per sempre; mille cose da allora sono cambiate e ora mi porto sempre si suoi insegnamenti. Ho alle spalle una famiglia di artisti: mia mamma disegnava molto bene e cercava di insegnarci la bellezza dei colori e delle line schizzate su un foglio bianco, mio padre nel suo tempo libero lavorava il legno e coinvolgeva noi tre figlie nei suoi progetti, insegnandoci i trucchi del mestiere, mia sorella Marzia crea lampade molto particolari con materiali di riciclo e data la grande differenza di età, quando ero bambina mi insegnava piccoli lavoretti con materiali come la plastica, il ferro e il legno, mia sorella, la più grande, Daniela, scriveva tantissimo e alcune volte leggendomi qualcosa mi ispirava nel creare delle piccolezze di bambina. Per la grande passione in questo ambito, decisi di fare il liceo artistico, che mi aprì molte porte. Fece ampliare le mie visuali, non solo nel fare arte ma anche nell’essere e sentirsi un’artista, con i momenti di fortuna e di difficoltà che questa professione comporta nel cercare di esprimersi ed essere compresi. Ho imparato ad osservare le piccole cose del mondo che ci circonda: un aspetto per me molto importante sono le mani. La gestualità che crea qualsiasi cosa e che ci permette di fare quello che sogniamo. Rappresento mille gestualità attraverso la fotografia, cercando di catturare il movimento che da vita a qualcosa. Non ho mai frequentato un corso di fotografia, e per questo dopo un anno in cui dovevo solo capire la mia vera strada, mi sono iscritta alla Nuova Accademia di Belle Arti, dove oltre a pittura e scultura sto approfondendo la mia conoscenza sulla tecnica fotografica.
26
ottobre 2005
Camilla Mosconi – Il senso di Camilla per le mani
Dal 26 ottobre al 26 novembre 2005
fotografia
Location
LEOPARDI 13
Milano, Via Giacomo Leopardi, 13, (Milano)
Milano, Via Giacomo Leopardi, 13, (Milano)
Orario di apertura
7-02, chiuso la domenica
Vernissage
26 Ottobre 2005, ore 19
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