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Camillo Pennisi – Mappa albale
In mostra, paesaggi, occasioni, forme e luoghi, territori, lacerti di terra e di cielo, alberi, tutto è esercizio di un gran concerto fra forme e colori.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Andy Ceausu, Francesca Lucchini, Marco Marrocco, Hisako Mori, Camillo Pennisi, Chiara Silva.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Quello di Camillo Pennisi è un percorso sempre singolare, una sorta di fabula de lineis et coloribus, che vive di fenomeni di conversione reciproca tra i valori della superficie e quelli di grafismo pungente, incisivo. Operazioni creative di tracciati informel, di incandescenti e segnati momenti di astrazione, di diari e di racconti, di squarci e finestre sul mondo. Anche in questa mostra, appare subito la mappa albale, la finestra che aperta fa gioco nei dipinti e nelle carte su diversi livelli, con animato gioco fra primi e secondi livelli. Anche qui l’arte lascia scoprire la distensione e lo scatto, il cuore e la mente, il pullulare dei ricordi, le presenze e le assenze, le infiorescenze cristalline, le ormai avvenute mitologie di storie raccolte via via. Ma l’amore per la pittura è forte, lasciando leggere il suo tracciato tremendamente carico a modi alterni di realismi e simbolismi, di memoria visiva, di sottile poesia, perché l’arte è per la storia dell’uomo e viceversa. In Pennisi colore e disegno continuano a ispirarsi a un popolare idioma visivo familiare. Paesaggi, occasioni, forme e luoghi, territori, lacerti di terra e di cielo, alberi, ma tutto è esercizio di un gran concerto fra forme e colori. Capacità creative intense lasciano evidenziare i capitoli del suo fare, con un segno-disegno sempre imbevuto di una visibile poetica. Il colore, dei paesaggi e degli oggetti, è sempre invenzione, battito naturale. Pennisi procede per simboli, che essenzializza, tanto che perviene alla piena possessione del paesaggio, al suo grande concerto, e il colore non vi scorre ma si appoggia alle forme. Ed è proprio con i paesaggi che la natura di Pennisi rompe i limiti di una consuetudine costruttiva e si lascia fecondare dallo spazio e dalle improvvise modificazioni luministiche”.
Biografia dell’artista
Camillo Pennisi è nato ad Acireale nel 1951, ha studiato all’Istituto Statale d’Arte di Catania e vive e lavora a Milano. Ha tenuto mostre personali ad Acireale (1982), Lecco (1984), Milano (1990 e 2016) e Firenze (2017 e 2022) e collettive ad Acireale, Lecco, Milano, Como, Segrate, ecc. Attivo anche nel campo della poesia, tanto da tenere spesso, come nel 2016 a Milano, delle azioni collettive con poesia, pittura e musica. Nel 2017 è invitato dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza nel Progetto “Scenari” con una personale dal titolo “Balconata mediterranea” al Plus Florence di Firenze. Nel maggio 2018 è ancora l’illustre Prof. Carlo Franza, Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea ad invitarlo con una mostra personale dal titolo “Finestra Mediterranea” nel progetto “Strade d’Europa” al Plus Berlin di Berlino; nel luglio dello stesso anno è presente alla rassegna su Girolami Comi a Palazzo Comi, Lucugnano - Tricase; e nel dicembre alla rassegna “Le Attese dell’Arte” ad Artestudio 26 - Milano. Sempre nel 2018 vince il Premium International Seven Stars per Le Esposizioni a Firenze. Nel 2019 invitato dal Prof. Carlo Franza partecipa a “Il Miracolo dello Sguardo – Omaggio a don Tonino Bello”, Tricase- Lecce. Nel 2022 è l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “Mappa albale” al Plus Florence di Firenze. Del suo lavoro ha scritto lo Storico dell’Arte Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. E’ vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendone una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc. ). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Quello di Camillo Pennisi è un percorso sempre singolare, una sorta di fabula de lineis et coloribus, che vive di fenomeni di conversione reciproca tra i valori della superficie e quelli di grafismo pungente, incisivo. Operazioni creative di tracciati informel, di incandescenti e segnati momenti di astrazione, di diari e di racconti, di squarci e finestre sul mondo. Anche in questa mostra, appare subito la mappa albale, la finestra che aperta fa gioco nei dipinti e nelle carte su diversi livelli, con animato gioco fra primi e secondi livelli. Anche qui l’arte lascia scoprire la distensione e lo scatto, il cuore e la mente, il pullulare dei ricordi, le presenze e le assenze, le infiorescenze cristalline, le ormai avvenute mitologie di storie raccolte via via. Ma l’amore per la pittura è forte, lasciando leggere il suo tracciato tremendamente carico a modi alterni di realismi e simbolismi, di memoria visiva, di sottile poesia, perché l’arte è per la storia dell’uomo e viceversa. In Pennisi colore e disegno continuano a ispirarsi a un popolare idioma visivo familiare. Paesaggi, occasioni, forme e luoghi, territori, lacerti di terra e di cielo, alberi, ma tutto è esercizio di un gran concerto fra forme e colori. Capacità creative intense lasciano evidenziare i capitoli del suo fare, con un segno-disegno sempre imbevuto di una visibile poetica. Il colore, dei paesaggi e degli oggetti, è sempre invenzione, battito naturale. Pennisi procede per simboli, che essenzializza, tanto che perviene alla piena possessione del paesaggio, al suo grande concerto, e il colore non vi scorre ma si appoggia alle forme. Ed è proprio con i paesaggi che la natura di Pennisi rompe i limiti di una consuetudine costruttiva e si lascia fecondare dallo spazio e dalle improvvise modificazioni luministiche”.
Biografia dell’artista
Camillo Pennisi è nato ad Acireale nel 1951, ha studiato all’Istituto Statale d’Arte di Catania e vive e lavora a Milano. Ha tenuto mostre personali ad Acireale (1982), Lecco (1984), Milano (1990 e 2016) e Firenze (2017 e 2022) e collettive ad Acireale, Lecco, Milano, Como, Segrate, ecc. Attivo anche nel campo della poesia, tanto da tenere spesso, come nel 2016 a Milano, delle azioni collettive con poesia, pittura e musica. Nel 2017 è invitato dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza nel Progetto “Scenari” con una personale dal titolo “Balconata mediterranea” al Plus Florence di Firenze. Nel maggio 2018 è ancora l’illustre Prof. Carlo Franza, Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea ad invitarlo con una mostra personale dal titolo “Finestra Mediterranea” nel progetto “Strade d’Europa” al Plus Berlin di Berlino; nel luglio dello stesso anno è presente alla rassegna su Girolami Comi a Palazzo Comi, Lucugnano - Tricase; e nel dicembre alla rassegna “Le Attese dell’Arte” ad Artestudio 26 - Milano. Sempre nel 2018 vince il Premium International Seven Stars per Le Esposizioni a Firenze. Nel 2019 invitato dal Prof. Carlo Franza partecipa a “Il Miracolo dello Sguardo – Omaggio a don Tonino Bello”, Tricase- Lecce. Nel 2022 è l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “Mappa albale” al Plus Florence di Firenze. Del suo lavoro ha scritto lo Storico dell’Arte Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. E’ vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell’ Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendone una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc. ). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l’Università di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.
19
novembre 2022
Camillo Pennisi – Mappa albale
Dal 19 novembre 2022 al 21 aprile 2023
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su prenotazione
Vernissage
19 Novembre 2022, ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini