Prima di una rassegna di arte moderna che esporrà nel corso dei prossimi mesi le opere di 6 artisti, Nel corso del tempo è la personale di Carlo Ambrosoli

Nato a Roma nel 1947, Ambrosoli è pittore dell’immaginario realistico e le forme della sua pittura rimandano ad archetipi e architetture primordiali. Espone dal 1965 in mostre personali e collettive in Italia e all’estero e ha esplorato con rigore e a volte con grande impeto la fisicità della materia pittorica esaltandone gli aspetti essenziali. Ha sottratto colore a vantaggio dell’approfondimento dei contenuti e della plasticità delle forme. Rimandi arcaici si proiettano nell’attualità della vita presente in configurazioni simboliche che esplorano geometrie alchemiche, interazioni della fisica, geologie e botaniche parallele.

In questa mostra sono presenti opere realizzate dagli anni ’90 a tempi recenti, testimonianze di un percorso che si è sviluppato in attraversamenti apparentemente distanti che trovano, però, il filo conduttore nella esplorazione di scenari e presenze simboliche della condizione umana.

Ambientazione in luoghi immaginari, rappresentazioni marginali in cornici esautorate o promosse a terreno della pittura. Una serie di opere inerenti a l’ogdoade, oggetto contenitore dove alloggiano energie imprigionate in oscure luminosità. Il tema del doppio, dell’io diviso tra le contraddizioni delle due metà di cui siamo fatti.

Questo stesso concetto si manifesta in rappresentazioni cosmologiche che ci proiettano in dimensioni di assenza di tempo e straniazioni rese visibili. La visione simbolica prende forma di pesci in caotiche concentrazioni di acque compresse in cui si avverte il grido