La Galleria Orangestudio è lieta di presentare il lavoro recente di Carlo Cecchi. Un lavoro che – com’è consuetudine per l’autore – si incarna in una pittura figurativa a metà tra il surreale ed il naturalistico. Pur essendo vicino nei risultati a quelli prodotti da certa Pop Art internazionale, Carlo Cecchi ne elude quella carica citazionista per sposare un’idea d’arte fatta di emozioni private, di sogni appartenenti alle situazioni esistenziali tra le più varie ed imprevedibili. Il suo operare trae quindi senso da un quotidiano profondamente soggettivo e domestico come in questo caso, dove l’attivante viene desunto da un accadimento privato. “La sua figurazione, infatti, non lavora emblematicamente attorno e sopra simbologie universalmente condivise e consumate bensì è una figurazione che cresce come amplificazione di concretezza, del qui ed ora soggettivo e domestico. Spesso questo suo fare si incarna in un bestiario reso naturalisticamente, sul quale intervengono parole, brevi narrazioni che ne arricchiscono e complicano il senso. Il gioco verbale e formale, per lo più condotto all’insegna della metamorfosi continua, si pone come flusso emotivo capace di affermare, narrandoli, la vacuità come pure la bellezza e la suggestione che derivano dai rapporti umani”. (Gabriele Tinti)