Con Volto e imago, mostra personale dell’artista Carlo Frisardi curata da Serena Dell’Aira, prosegue l’attività del centro culturale Micro nato a Roma con lo scopo di promuovere l’arte contemporanea creando un polo di aggregazione sinergico tra le arti e le dinamiche culturali. Micro costituisce, infatti, uno spazio d’incontro per intellettuali ed artisti, con eventi espositivi e videoinstallazioni, presentazioni di libri, serate di poesia, tavole rotonde su temi inerenti all’arte e alla cultura.

Tale attività trova riscontro nel rapporto di fiducia e di collaborazione con realtà istituzionali e associative del settore, anche a livello internazionale, che costituiscono una rete per la circolazione e la realizzazione di iniziative e processi creativi. Recentemente, infatti, Micro – in partnership con la Diomedea Arte che ne sostiene le iniziative - ha programmato l’inaugurazione di una propria sede presso la Facoltà di Architettura e Design di Singapore, affiancandosi ad essa per progetti di promozione culturale creando così per l’arte italiana una vetrina interessante nel Far East.

Nella sede romana sono in mostra dal 14 al 28 aprile 2007, le opere di Carlo Frisardi, raffinato artista che porta avanti da oltre trent’anni un’incessante e rigorosa ricerca creativa nell’ambito dell’arte figurativa. Vengono esposte circa una trentina di oli su tela o su tavola, prevalentemente di grande formato, che rappresentano uno spaccato esaustivo della sua ben più ampia produzione.

Opere popolate da un eterno femminino, figura archetipica capace di evocare origini antiche pur rapportandosi al tempo presente mediante la compresenza simbolica di oggetti della modernità. La forma si smaterializza in un’atmosfera impalpabile di luce e colore in una reiterata compenetrazione con gli elementi della natura: un incontro quello tra l’umano e il naturale che ha il respiro dell’incanto e dell’evocazione poetica.

Le opere di Frisardi dimorano nel luogo concettuale dell’ “attesa di rivelarsi”, tracciando un segno pregnante e poetico nell’evoluzione di quest’arte che prescindendo dall’evocazione figurativa scavalca ogni preconcetto intellettuale e riesce ad inscriversi nel solco della migliore pittura della seconda metà del Novecento.