Nato a Verona ma residente a Venezia, Carlo Giuliani è architetto scultore e pittore. In questa mostra fiorentina presenta una ricca selezione di oli di grandi dimensioni e acquerelli anch’essi di impianto “astratto”.



Non è possibile capire appieno la pittura di Giuliani senza conoscere la città di Venezia, fa notare Spazieri nella presentazione, perché la sua è un’arte frutto di osservazioni all’aperto nella città lagunare, per catturare colori e forme attraverso un filtro personale per carpire la luce. E mette l’accento sulla tecnica pittorica da cui traspare un’atmosfera densa e rarefatta che prevede anche, per gli acquerelli, uno strato di acrilico gessoso aggiunto al supporto cartaceo.



Anche Daniela Orati, in una affettuosa lettera parla dei venezianissimi materiali di Giuliani, intonaci, terre, polveri di vetro ad inseguire riflessi, vibrazioni, nascoste trasparenze. La sua Venezia accuratamente trascelta è pienamente leggibile nell’adesione morbida e amichevole alle cose, cambiandole sapendole assecondare, scaldando la ruvidezza dei muri, regalandoci persino cenni di acque trasparenti. Queste impronte veneziane trasmettono un’intimità pacata e placata, smussata dalle inquietudini.