Carlo Pace
Il segno al nero 1973 – 1982

A poco meno di un anno dalla morte, l’associazione culturale “Il Triangolo Nero” rende omaggio a Carlo Pace, uno degli artisti alessandrini più noti e che più hanno caratterizzato, con il proprio operare, il panorama della ricerca pittorica nella nostra città.

“Il segno al nero” è il titolo della mostra che è imperniata su opere comprese in quasi un decennio, 1973-1982, e si propone di far vedere, forse per la prima volta e con una certa organicità, i lavori nati dalla pressante ricerca, da parte di Pace, di e sui materiali in grado di rivelare ed evocare recondite e insospettate energie pittoriche. Cartoni da imballo ondulati, carte di recupero, legni, stoffe, scatole, oggetti trovati e altro ancora sono gli elementi formali, i “mattoni” alla base di un lavorio intenso e quasi certosinico di un fare pittura basato su una ostinata ricerca delle valenze del nero.
Il “non colore” per eccellenza diventa per Carletto l’elemento caratteristico di una notevole messe di opere, che nonostante la monocromia sistematica e insistita hanno versatilità e sfaccettature segnico-pittoriche di profonda e lirica qualità . Il “nero” di Pace non ha nulla a che fare con le coprenti e bloccanti esperienze nevelsoniane, ma grazie a mescole alchemiche di cementiti catramose, chine, carboni, oli bruciati e altre “diavolerie” assume le varianti misteriose e fantastiche della pittura più alta che, con tutta probabilità, erano nell’animo e nel pensiero dell’artista.

Le “opere al nero” sono in ogni caso parte del contiguo e speculare terreno di ricerca sul segno (i successivi “fonemi”, non in mostra, ne sono sviluppo importante) esemplificata nell’esposizione alessandrina con una serie di carte leggere e fluide che si comparano alla forza nervosa e scattante di graffiture a china e in punta di penna che percorrono le superfici abrase di vecchie fotografie montate su cartoncino.