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Carlo Preti – Storie della terra e dell’acqua
L’Associazione Culturale BelloFresco di Mestre presenta sabato 11 luglio, presso lo spazio espositivo della Chiesetta di San Paolo in Piano di Vittorio Veneto (loc. Ceneda) Storie della terra e dell’acqua
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione Culturale BelloFresco di Mestre presenta sabato 11 luglio, presso lo spazio espositivo della Chiesetta di San Paolo in Piano di Vittorio Veneto (loc. Ceneda) Storie della terra e dell’acqua, selezionata raccolta di lavori “veneziani” d’acqua e di terra di Carlo Preti, artista friulano di nascita ma veneziano per elezione, scomparso prematuramente nel dicembre del 2002.
La mostra rappresenta l’occasione, dopo l’importante personale allestita nel 2003 presso il Centro Culturale Candiani di Mestre e la retrospettiva dedicata all’artista dall’associazione presso gli spazi espositivi di Piombino Dese, per riscoprire l’artista, uno dei più eclettici interpreti del panorama culturale italiano (attivo come pittore, grafico, illustratore) degli ultimi trent’anni del secolo passato e per rincontrare l’uomo, curioso viaggiatore di una realtà fenomenica a lui amica, percorsa, amata, osservata e, nel corso degli anni di vita e di carriera, empaticamente riproposta con sempre crescente lirismo.
L’accurata scelta delle opere – nate dai numerosi “viaggi” in laguna e in terraferma - evidenzia quanto Carlo Preti abbia saputo buttare lo sguardo oltre l’ortodossia pittorica del bello canonico, del soggetto in posa, intravedendo poesia dove altri dimostravano – e dimostrano tuttora – solo assuefatta abitudine alla quotidianità.
Libero dalle imposizioni del mercato del tempo Carlo Preti ha emancipato gli oggetti dai rispettivi gruppi semiotici, dagli intenti progettuali delle loro esistenze passive, rendendoli protagonisti di un mondo che appare incantato unicamente in virtù della propria normalità, che non deve privarsi delle proprie antinomie per sembrare degno di essere ritratto.
I soggetti pittorici sono qui le briccole, le edicole dal gusto liberty, gli scorci di laguna dimenticata e lirica, gli stazi delle gondole, i giganteschi macchinari delle aree portuali veneziane; isolati da un pesante cloisonnisme di contorno che conferisce loro nuova dignità artistica, sono stati dapprima gentilmente avvicinati, resi seducenti dagli accesi cromatismi e dalla totale assenza di chiaroscuro, per poi essere cooptati in una realtà irreale che con sorprendente equilibrio fonde il realismo del disegno (e dello sguardo) con un colorismo di chiara marca espressionista.
Il mondo, certamente non solo pittorico, diviene il luogo montaliano delle piccole cose, in cui tutto ritrova la giusta scala, il giusto posto, il giusto spazio come particolare dinamica di un equilibrio armonico che vibra di felicità e di gioia.
L’occhio dell’artista percorre spazi ortogonali e certi, solcati da molteplici linee, talvolta parallele, talvolta diagonali, che descrivono e organizzano rigorose porzioni di orizzonte – forme geometriche piane – pronte, come in un gioco di bambino, per essere riempite di colore.
Ecco svelato allora il segreto dell’opera di Carlo Preti, che poi segreto non è perché ben chiaro sulla tela: il linguaggio che si priva di ogni pesantezza e il segno che si semplifica fino a raggiungere quasi il punto zero delle possibilità comunicative, mostrando senza timore l’anima grafica, a tratti fumettistica, e l’ingenuità di un linguaggio fresco e vitale che non può non affascinare e affabulare noi abitanti del mondo grigio.
L’evento è patrocinato dal Comune di Vittorio Veneto.
La mostra rappresenta l’occasione, dopo l’importante personale allestita nel 2003 presso il Centro Culturale Candiani di Mestre e la retrospettiva dedicata all’artista dall’associazione presso gli spazi espositivi di Piombino Dese, per riscoprire l’artista, uno dei più eclettici interpreti del panorama culturale italiano (attivo come pittore, grafico, illustratore) degli ultimi trent’anni del secolo passato e per rincontrare l’uomo, curioso viaggiatore di una realtà fenomenica a lui amica, percorsa, amata, osservata e, nel corso degli anni di vita e di carriera, empaticamente riproposta con sempre crescente lirismo.
L’accurata scelta delle opere – nate dai numerosi “viaggi” in laguna e in terraferma - evidenzia quanto Carlo Preti abbia saputo buttare lo sguardo oltre l’ortodossia pittorica del bello canonico, del soggetto in posa, intravedendo poesia dove altri dimostravano – e dimostrano tuttora – solo assuefatta abitudine alla quotidianità.
Libero dalle imposizioni del mercato del tempo Carlo Preti ha emancipato gli oggetti dai rispettivi gruppi semiotici, dagli intenti progettuali delle loro esistenze passive, rendendoli protagonisti di un mondo che appare incantato unicamente in virtù della propria normalità, che non deve privarsi delle proprie antinomie per sembrare degno di essere ritratto.
I soggetti pittorici sono qui le briccole, le edicole dal gusto liberty, gli scorci di laguna dimenticata e lirica, gli stazi delle gondole, i giganteschi macchinari delle aree portuali veneziane; isolati da un pesante cloisonnisme di contorno che conferisce loro nuova dignità artistica, sono stati dapprima gentilmente avvicinati, resi seducenti dagli accesi cromatismi e dalla totale assenza di chiaroscuro, per poi essere cooptati in una realtà irreale che con sorprendente equilibrio fonde il realismo del disegno (e dello sguardo) con un colorismo di chiara marca espressionista.
Il mondo, certamente non solo pittorico, diviene il luogo montaliano delle piccole cose, in cui tutto ritrova la giusta scala, il giusto posto, il giusto spazio come particolare dinamica di un equilibrio armonico che vibra di felicità e di gioia.
L’occhio dell’artista percorre spazi ortogonali e certi, solcati da molteplici linee, talvolta parallele, talvolta diagonali, che descrivono e organizzano rigorose porzioni di orizzonte – forme geometriche piane – pronte, come in un gioco di bambino, per essere riempite di colore.
Ecco svelato allora il segreto dell’opera di Carlo Preti, che poi segreto non è perché ben chiaro sulla tela: il linguaggio che si priva di ogni pesantezza e il segno che si semplifica fino a raggiungere quasi il punto zero delle possibilità comunicative, mostrando senza timore l’anima grafica, a tratti fumettistica, e l’ingenuità di un linguaggio fresco e vitale che non può non affascinare e affabulare noi abitanti del mondo grigio.
L’evento è patrocinato dal Comune di Vittorio Veneto.
11
luglio 2009
Carlo Preti – Storie della terra e dell’acqua
Dall'undici al 19 luglio 2009
arte contemporanea
Location
CHIESETTA DI SAN PAOLO IN PIANO
Vittorio Veneto, Piazza Giovanni Paolo I, (Treviso)
Vittorio Veneto, Piazza Giovanni Paolo I, (Treviso)
Orario di apertura
venerdì, sabato, domenica 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00
Vernissage
11 Luglio 2009, ore 18.00
Autore
Curatore