Cavalli e cavalieri nei dipinti, nei disegni e nelle sculture di Carlo Sassi. E’ il tema di ispirazione romanico-gotica su cui verte la prossima mostra organizzata dall’associazione culturale AliArt con il patrocinio del Comune di San Casciano Val di Pesa. La Galleria AliArt ospiterà il nuovo evento artistico da sabato 18 novembre (con opening a partire dalle ore 18) al 12 dicembre prossimi.

Cavalieri che cadono come metafora dell’insuccesso nella lotta, cavalieri che propongono una riflessione dinamica sulla vita dell’uomo. La mostra propone alcune delle opere più recenti di Carlo Sassi, artista e chirurgo di origine campana residente a Siena, le cui radici affondano nella scultura romanico-gotica per solidità e sintesi formale, ma richiamano stilisticamente anche ai grandi scultori del Novecento come Arturo Martini e Marino Marini.

Cavalieri che cadono ma che sanno risollevarsi, descritti come uomini energici e vigorosi. E’ ciò che Sassi mostra in una serie di opere pittoriche dove sfilano destrieri mai feriti e cavalieri sempre vitali. Per l’artista questi soggetti diventano un pretesto per studiare il movimento e il passaggio potenziale dall’intenzione alla forma.



L’esposizione è arricchita da una serie di opere in bronzo, di piccole dimensioni, tutti pezzi unici che rappresentano bagnanti, donne di infinita allegria che hanno compreso la felicità di avere un corpo. A tanta delizia fanno pendant una serie di disegni pieni di grinta e tensione emotiva, quintessenza dell’anima di Carlo Sassi che a proposito delle sue opere dichiara: “le ansie quotidiane potranno cambiare di nuovo i miei cavalli e i loro cavalieri che potranno tornare come folgorati nella lotta dei valori della vita, valori spirituali della mia coscienza. L’immagine del cavallo atterrata, orizzontale, diventa quasi un paesaggio rupestre ed il grido dell’uomo risuona in un deserto”.



Biografia:

Carlo Sassi nasce il 27 settembre 1948 ad Altavilla Silentina (SA). Scultore e pittore, da sempre abita a Siena. È laureato in Medicina con specialità in cardiochirurgia. Autodidatta, si è perfezionato in diverse tecniche frequentando alcuni laboratori artigianali nel senese. Nel 1967 vince il “II Premio di Scultura nel VII Salone Primavera in Toscana”. A partire dal 1973 partecipa a numerose mostre collettive e personali.

Tra le opere maggiori (bassorilievi in marmo, pietra serena e bronzo) sono da segnalare la grande statua “Santa Caterina”, opera in bronzo collocata presso la Rocca di Tentennano, nel Parco Naturale della Val d’Orcia, il monumento in travertino “Salvo d’Acquisto” realizzato per il Comando Provinciale dei Carabinieri di Siena, “L’abbraccio” per il Parco Pediatrico del Policlinico di Scotte (Siena), il “San Michele” donato al Reggimento La Folgore. Numerose le chiese senesi che contengono alcune sue creazioni.