Prosegue il successo di pubblico del percorso espositivo di Carlo Simoni a Scilla, nel caratteristico quartiere di Chianalea e nel castello Ruffo.
Noto come attore di teatro Simoni è meno noto come sensibile e raffinato artista la cui ricca produzione pittorica e grafica percorre l’epoca della generazione nata a cavallo del secondo dopoguerra.
Si ripropone con questa suggestiva iniziativa l’impegno del Consorzio Cerere rivolto ad una migliore valorizzazione del castello di Scilla nell’ambito della più ampia area dello Stretto. La prima settimana di ottobre è prevista nel castello, tra l’altro, una manifestazione nazionale con l’Istituto nazionale dei castelli e le tre università della regione che saranno chiamate a confrontarsi riguardo lo stato del patrimonio architettonico fortificato e della ricerca per il suo recupero e riuso a fini di sviluppo socioeconomico e culturale.
La mostra antologica su Carlo Simoni, che sarà trasferita successivamente in altre importanti città come Roma e Milano, restitusce un brano significativo di una Italia fatta di valori e aspettative che hanno caratterizzato la generazione nata a cavallo del secondo conflitto mondiale.
Nel percorso espositivo di Carlo Simoni ritroviamo echi di "accademia" e richiami e ispirazioni più o meno riconoscibili, ma mai passivamente recepiti bensì reintegrati e fatti suoi nei tratti più congeniali. Un artista che ha percorso tutte le fasi della sua maturazione sino ad acquisire uno stile personale, coerente con il contesto artistico nazionale e internazionale. La sua sperimentazione sulla linea e sul colore, sulle tecniche e sui linguaggi, lascia sempre più spesso uno spazio alla sensibilità e all’interpretazione dell’osservatore.
Simoni nella sua lunga e tuttora ricca carriera teatrale che lo ha visto tra i protagonisti della migliore televisione e di un cinema di avanguardia e sperimentazione, è protagonista della scena dei teatri più importanti d’Italia. La sua opera artistica concentra e manifesta le inquietudini e le affannose ricerche di una generazione che si interroga ancora sulle conquiste della contemporaneità, ne recepisce l’importanza ma, per sua propria formazione non tradisce i legami con la propria terra di origine, alla ricerca delle tradizioni familiari e culturali, avvezzo alla fatica del crescere e dell’affermarsi passo dopo passo, maturando ed assimilando ogni più piccolo atomo delle cose che gli stanno intorno.
Questo “percorso itinerante” in vari luoghi dell’antico centro costiero di Scilla fa parte di un progetto comunitario del Consorzio universitario CERERE per la rivitalizzazione dei luoghi della storia anche attraverso “insediamenti” contemporanei, come già positivamente sperimentato in questo stesso periodo, in aree archeologiche calabresi messe in luce dalla presenza di noti artisti.