-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Carmine Rezzuti / Quintino Scolavino – Pompeiana
Sembra quasi un paradosso, un continuum spazio-temporale, un’esplorazione ermeneutica o più semplicemente un “viaggio nell’indefinito”, come lo chiama Scolavino, alla ricerca dello svelamento definitivo e agognato dell’essenza delle cose dal sapore Kantiano. Quest’essenza, il noumeno, l’angolo in ombra del fenomeno, vengono così mirabilmente espressi e si traducono, come in un sudato risveglio dal mondo onirico, nelle esplosioni deliranti delle “tavolette” di Scolavino, uno scenario irreale, un Vesuvio che incombe su una società ignara e dormiente e si confonde ai giochi di luce e ai colori dei fuochi d’artificio di un’improbabile festa nell’immaginario collettivo, e nelle librazioni atemporali sulla Villa di Agrippa a Boscotrecase, nei voli, quasi esplorativi di un mondo ignoto, degli uccelli di legno di Rezzuti. Due anime, quelle dei due artisti, che diversamente si intrecciano e si slanciano e si bilanciano, intrudono in una scenografia che può esistere solo nell’arte o nel sogno o in un immergersi ed emergere dalle profondità della storia, implodendo in essa ed esplodendo in quelle che agli occhi dell’osservatore sono “camere segrete”, “macchine per giocare”…
Carmine Rezzuti / Quintino Scolavino – Pompeiana
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)