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Casabella. Una rivista, molte storie
In occasione dell’uscita del volume “1928/2008 Casabella” di Chiara Baglione e nell’ambito della mostra “Tomás Maldonado” un incontro con Vittorio Gregotti Tomás Maldonado, Alessandro Mendini. Coordina Fulvio Irace.
Comunicato stampa
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Tre protagonisti della storia della prestigiosa rivista «Casabella» –Vittorio Gregotti, Tomás Maldonado e Alessandro Mendini– si incontrano per mettere a confronto le proprie esperienze nella ideazione e produzione della rivista e discutere sul suo ruolo storico, in occasione dell’uscita del volume Casabella 1928-2008 di Chiara Baglione, edito da Electa.
Pubblicata per la prima volta nel gennaio 1928, «Casabella» si è affermata, nel corso della sua storia ottantennale, come una delle più longeve, autorevoli, aperte e vivaci riviste di architettura del mondo. Ben più di un semplice prodotto editoriale, «Casabella» deve il suo ruolo centrale sulla scena architettonica italiana, e non solo, alla capacità di entrare in relazione con eventi culturali di diversa natura e di rispecchiare le trasformazioni che hanno caratterizzato il mondo professionale, ma anche le oscillazioni del gusto e le inquietudini politiche che hanno segnato la storia dell’Italia contemporanea.
Molto diversi tra loro per percorsi professionali e profili culturali, i direttori, e le redazioni, che si sono succeduti nel tempo hanno fortemente connotato le varie fasi della rivista, tanto che si può affermare che «Casabella» contiene in sé molte riviste, almeno tante quanti sono stati i suoi direttori, ma anche di più. Eppure, per quanto la rivista abbia oscillato tra gli estremi rappresentati dall’impostazione manualistica e dalla dissoluzione della disciplina architettonica nel vasto e indistinto territorio del design e delle arti visive, non sono mai venute meno, da un lato, la consapevolezza del ruolo sociale e culturale dell’architetto, dall’altro, la coscienza della necessità di non rinchiudere la rivista in un orizzonte ristretto, fosse quello puramente tecnico-professionale o, all’opposto, quello “artistico”.
L’appuntamento in Triennale è un’occasione di confronto tra punti di vista culturali e critici differenti; confronto che potrà aprire interessanti e utili prospettive di dibattito sul presente, in un momento in cui la problematica definizione di un equilibrio tra funzione informativa e ruolo critico, che ha segnato in modi diversi l’intera storia di «Casabella», mai come ora, forse, si pone come una questione essenziale.
Sarà presente l’autrice del volume.
Pubblicata per la prima volta nel gennaio 1928, «Casabella» si è affermata, nel corso della sua storia ottantennale, come una delle più longeve, autorevoli, aperte e vivaci riviste di architettura del mondo. Ben più di un semplice prodotto editoriale, «Casabella» deve il suo ruolo centrale sulla scena architettonica italiana, e non solo, alla capacità di entrare in relazione con eventi culturali di diversa natura e di rispecchiare le trasformazioni che hanno caratterizzato il mondo professionale, ma anche le oscillazioni del gusto e le inquietudini politiche che hanno segnato la storia dell’Italia contemporanea.
Molto diversi tra loro per percorsi professionali e profili culturali, i direttori, e le redazioni, che si sono succeduti nel tempo hanno fortemente connotato le varie fasi della rivista, tanto che si può affermare che «Casabella» contiene in sé molte riviste, almeno tante quanti sono stati i suoi direttori, ma anche di più. Eppure, per quanto la rivista abbia oscillato tra gli estremi rappresentati dall’impostazione manualistica e dalla dissoluzione della disciplina architettonica nel vasto e indistinto territorio del design e delle arti visive, non sono mai venute meno, da un lato, la consapevolezza del ruolo sociale e culturale dell’architetto, dall’altro, la coscienza della necessità di non rinchiudere la rivista in un orizzonte ristretto, fosse quello puramente tecnico-professionale o, all’opposto, quello “artistico”.
L’appuntamento in Triennale è un’occasione di confronto tra punti di vista culturali e critici differenti; confronto che potrà aprire interessanti e utili prospettive di dibattito sul presente, in un momento in cui la problematica definizione di un equilibrio tra funzione informativa e ruolo critico, che ha segnato in modi diversi l’intera storia di «Casabella», mai come ora, forse, si pone come una questione essenziale.
Sarà presente l’autrice del volume.
11
marzo 2009
Casabella. Una rivista, molte storie
11 marzo 2009
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
TRIENNALE – PALAZZO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Vernissage
11 Marzo 2009, ore 18.30
Editore
ELECTA
Autore
Curatore