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Caterina Matricardi – Presenze
Wave Photogallery inaugura giovedì 6 settembre 2012 alle ore 19,00 la mostra “Presenze” di Caterina Matricardi. La fotografa ricrea atmosfere sospese tra l’onirico e il reale immaginato, in cui le sagome dei soggetti perdono la loro naturale consistenza, per riemergere come ombre velate senza tempo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La struggente solitudine umana della Matricardi
Bagliori, velature e folgorazioni trasformano ogni sagoma umana
Caterina Matricardi propone elaborazioni fotografiche di assoluto silenzio e di struggente solitudine umana, nella quale si amplifica il frastuono cacofonico del mondo e l'isolamento del soggetto. L'incomunicabilità dei rapporti umani appare quasi una necessità inevitabile della sua pratica artistica, una considerazione tragica dell'esistenza, che l'arte riesce a tramutare in malinconiche visioni di raggelato romanticismo e in luoghi d'attesa di ciò che nel tempo ignoto sta per accadere.
La fotografia si esibisce come strumento veritiero e credibile nel prelievo fedele della realtà, ma nel gioco delle luci, orchestrato dall'artista, bagliori, velature e folgorazioni fulminanti trasformano ogni sagoma umana in entità oscura in cerca di un rapporto tra corpo, spazio e tempo. Essi appaiono esseri paralizzati nell'ombra impalpabile che li costituisce, essenze di bellezza fragile e anonima che, dunque, sfuggono ad ogni possibile riconoscimento e giudizio.
La luce che da sempre è alba del mondo, diventa qui accecamento della vista, riverbero del nulla, sprofondamento nell'abisso o l'ultimo bagliore della morte che corteggia la follia e il pensiero impensabile. La coltre nera fotografica, che nasconde e protegge l'identità degli individui, si oppone ai discreti bagliori che illuminino i colori delle loro sagome, fino ad accompagnarli nei vicoli della malinconia e nell'inconsistenza del reale.
Nella fotografia di Matricardi, dunque, ciò che rimane è un vagare di spiriti, di fantasmi che, nella loro dissolvenza eterea, trattengono la drammaticità della vita e della morte. Il profilo della forma percorre lentamente le sembianze di corpi ormai smaterializzati, mentre la luce trattiene il ricordo, l'ultima impronta di un rapporto negato con il mondo.
Giampietro Guiotto
da “Bresciaoggi”, 22 ottobre 2011
Bagliori, velature e folgorazioni trasformano ogni sagoma umana
Caterina Matricardi propone elaborazioni fotografiche di assoluto silenzio e di struggente solitudine umana, nella quale si amplifica il frastuono cacofonico del mondo e l'isolamento del soggetto. L'incomunicabilità dei rapporti umani appare quasi una necessità inevitabile della sua pratica artistica, una considerazione tragica dell'esistenza, che l'arte riesce a tramutare in malinconiche visioni di raggelato romanticismo e in luoghi d'attesa di ciò che nel tempo ignoto sta per accadere.
La fotografia si esibisce come strumento veritiero e credibile nel prelievo fedele della realtà, ma nel gioco delle luci, orchestrato dall'artista, bagliori, velature e folgorazioni fulminanti trasformano ogni sagoma umana in entità oscura in cerca di un rapporto tra corpo, spazio e tempo. Essi appaiono esseri paralizzati nell'ombra impalpabile che li costituisce, essenze di bellezza fragile e anonima che, dunque, sfuggono ad ogni possibile riconoscimento e giudizio.
La luce che da sempre è alba del mondo, diventa qui accecamento della vista, riverbero del nulla, sprofondamento nell'abisso o l'ultimo bagliore della morte che corteggia la follia e il pensiero impensabile. La coltre nera fotografica, che nasconde e protegge l'identità degli individui, si oppone ai discreti bagliori che illuminino i colori delle loro sagome, fino ad accompagnarli nei vicoli della malinconia e nell'inconsistenza del reale.
Nella fotografia di Matricardi, dunque, ciò che rimane è un vagare di spiriti, di fantasmi che, nella loro dissolvenza eterea, trattengono la drammaticità della vita e della morte. Il profilo della forma percorre lentamente le sembianze di corpi ormai smaterializzati, mentre la luce trattiene il ricordo, l'ultima impronta di un rapporto negato con il mondo.
Giampietro Guiotto
da “Bresciaoggi”, 22 ottobre 2011
06
settembre 2012
Caterina Matricardi – Presenze
Dal 06 al 28 settembre 2012
fotografia
Location
WAVE PHOTOGALLERY
Brescia, Via Trieste, 32/a, (Brescia)
Brescia, Via Trieste, 32/a, (Brescia)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-12 e 15-19.30
sabato ore 15-19.30
Vernissage
6 Settembre 2012, ore 19.00
Autore