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Caterina Puletti – IOnirico. Portrait of Us
Nelle sue opere, figure oniriche sinuosamente si muovono e fluiscono all’interno di un magma pittorico in continua evoluzione, connotato da tinte accese, a tratti impetuose, che non lasciano spazio alla certezza
Comunicato stampa
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IOnirico. Portrait of Us
Mostra di pitture e illustrazioni di Caterina Puletti
Domenica 4 dicembre 2011, dalle ore 14, nella suggestiva cornice del Bar Pasticceria “San Firenze” (piazza San Firenze, 1/r - Firenze) apre i battenti la mostra personale di Caterina Puletti dal titolo “IOnirico. Portrait of Us”. L’esposizione proseguirà, a ingresso gratuito, fino a domenica 8 gennaio 2012.
Lo storico locale a due passi da Piazza della Signoria, da anni incline alla valorizzazione di artisti contemporanei emergenti, ospita per tutto il periodo natalizio un’antologica che ripercorre un decennio di ricerca artistica e personale della pittrice tosco-campana.
L’arte della Puletti si caratterizza per uno stile contaminato, che strizza l’occhio alla metafisica e al surrealismo novecenteschi, ma è allo stesso tempo distintivo. Nelle sue opere, figure oniriche sinuosamente si muovono e fluiscono all’interno di un magma pittorico in continua evoluzione, connotato da tinte accese, a tratti impetuose, che non lasciano spazio alla certezza.
La pittura è vista come un’esigenza, uno strumento con il quale affrontare la crescita, i cambiamenti e le battaglie interiori. Una maniera per scavare nell’Io più profondo e far emergere emozioni anche violente.
La mostra fiorentina mette in luce la versatilità dell’artista, a partire dalle opere a cera su carta, figlie di una fase irrequieta e di una intima e lacerante conflittualità.
Il percorso espositivo prosegue con una serie di illustrazioni realizzate con tecnica mista su carta dal titolo Il teatro di Anna, dove personaggi caricaturali e antitetici si connotano per la flessuosità dei corpi contrapposta alla fissità atemporale degli sguardi, a sottolineare l’incomunicabilità che affligge l’uomo contemporaneo.
Il cuore pulsante della personale è tuttavia rappresentato dalle tele dipinte a olio. Nella complessa trilogia sulla femminilità, in particolare, Caterina Puletti espone all’osservatore una delicata fase della vita di una donna, dalla scoperta della propria sensualità fino alla maternità. Tappa, quest’ultima, che segna anche il raggiungimento di un equilibrio con se stessa e l’universo che la circonda.
http://www.mendi.it/dipingendoanna/
CATERINA PULETTI
Figure oniriche, che sinuosamente si muovono e fluiscono all’interno di un magma pitto-
rico in continua evoluzione, connotato da tinte accese, a tratti impetuose, che non lascia-
no spazio alla certezza. Uno stile contaminato e allo stesso tempo distintivo, che strizza incon-
sciamente l’occhio alla metafisica e al surrealismo novecenteschi.
Per Caterina Puletti la pittura è un’esigenza, uno strumento con il quale affrontare la cre-
scita, i cambiamenti e le lotte interiori. Una maniera per scavare nell’Io più profondo e far
emergere emozioni anche violente. Come in Abbandono, olio su tela che apre la personale.
Le tecniche a olio sono quelle che l’artista oggi predilige e che più di ogni altro hanno con-
tribuito a creare la sua cifra stilistica. L’esposizione vuole tuttavia essere anche un’antolo-
gica che ripercorre un decennio di ricerca. Così è presente una serie di nove illustrazioni
realizzate con tecnica mista su carta dal titolo Il teatro di Anna, a testimonianza della ver-
satilità e del variegato background della Puletti. Figure caricaturali, antitetiche, che si con-
notano per la flessuosità dei corpi contrapposta alla fissità atemporale degli sguardi. L’as-
senza di comunicazione tra i personaggi è una non troppo velata metafora dell’incapacità
di dialogo degli uomini, acuitasi nella nostra epoca.
A un periodo irrequieto appartengono quattro opere a cera su carta: Unione, Autoritratto,
Amarezza e Senza titolo, emblematiche prove di una fase di intima e lacerante conflittua-
lità. Esse raccolgono gli elementi caratterizzanti l’arte della pittrice tosco-campana, in par-
ticolare i contrasti aggressivi e l’instabile fluidità delle figure e degli elementi. La delusio-
ne e la mancanza di speranza nel futuro sembrano prevalere, ma il buio fondale d’improv-
viso è squarciato da un riverbero incandescente. Si può di nuovo guardare avanti.
Cuore pulsante della mostra è la trilogia sulla femminilità (Noi, Speranza, Amore… un altro
tentativo), che ha richiesto un lungo processo creativo e di riflessione. La giovane protago-
nista scopre la sua sensualità, con gli anni ne prende consapevolezza, finché non raggiun-
ge, con la maternità, quell’equilibrio che in precedenza le era mancato. Una donna sedu-
cente, dall’erotismo marcato anche quando deve portare in grembo la responsabilità di una
nuova vita. Forte come una quercia e fiera come un’atavica matrona, la femmina è pronta
a sorreggere una figura maschile ancora fragile.
È il terzo atto che segna un punto di svolta nella produzione di Caterina Puletti, la con-
quista di una tappa ma anche il punto di partenza verso nuovi lidi. I vortici che finora agi-
tavano esternamente, adesso si trovano nelle parti apicali delle figure. Sorta di chakra, cen-
tri di energia risvegliati che conducono a uno stato di purificazione, illuminazione e stabi-
lità nei confronti della propria coscienza e di tutto l’universo.
-
Caterina Puletti è nata a Napoli nel 1972 e vive ad Arezzo. Diplomata come maestra d’arte (sezione Moda e Costume teatrale)
all’Istituto d’Arte “Piero della Francesca” di Arezzo, in seguito frequenta la Scuola di Grafica pubblicitaria ed editoriale di Palaz-
zo Spinelli a Firenze.
Accanto all’attività di grafica, dal 2000 si dedica con passione alla pittura realizzando disegni, illustrazioni e dipinti.
Al 2001 risalgono la prima mostra collettiva, alla Galleria Toci Arte di Arezzo, e la prima esposizione personale all’interno del
bar “Coffee O’Clock” di Arezzo. Nel 2002 l’artista presenta i suoi lavori alla Galleria Mentana di Firenze. Dello stesso anno è
l’entrata nel Cenacolo degli Artisti Aretini. Nel triennio 2003/2005, assieme a Monica Gori, organizza corsi di pittura per adul-
ti e bambini ad Arezzo.
Tra il 2002 e il 2011 Caterina Puletti ha esposto con mostre personali e collettive in Italia e all’estero, e partecipato a importan-
ti concorsi nazionali e internazionali, come “Chimera Arte Arezzo” e “Lexmark European Art Prize”.
Le sue opere sono pubblicate nel catalogo Artisti Italiani Contemporanei. Anno 2004/2005 (Edizioni Scirocco).
testi a cura di Marco Botti
Caterina Puletti è nata a Napoli nel 1972 e vive ad Arezzo. Diplomata come maestra d’arte (sezione
Moda e Costume teatrale) all’Istituto d’Arte “Piero della Francesca” di Arezzo, in seguito frequenta la
Scuola di Grafica pubblicitaria ed editoriale di Palazzo Spinelli a Firenze.
Accanto all’attività di grafica, dal 2000 si dedica con passione alla pittura realizzando disegni, illustrazioni
e dipinti. Al 2001 risalgono la prima mostra collettiva, alla Galleria Toci Arte di Arezzo, e la prima
esposizione personale all’interno del bar “Coffee O’Clock” di Arezzo. Nel 2002 l’artista presenta i suoi
lavori alla G0alleria Mentana di Firenze. Dello stesso anno è l’entrata nel Cenacolo degli Artisti Aretini.
Nel triennio 2003/2005, assieme a Monica Gori, organizza corsi di pittura per adulti e bambini ad Arezzo.
Tra il 2002 e il 2011 Caterina Puletti ha esposto con mostre personali e collettive in Italia e all’estero, e
partecipato a importanti concorsi nazionali e internazionali.
Le sue opere sono pubblicate nel catalogo Artisti Italiani Contemporanei. Anno 2004/2005 (Edizioni
Scirocco).
Mostra di pitture e illustrazioni di Caterina Puletti
Domenica 4 dicembre 2011, dalle ore 14, nella suggestiva cornice del Bar Pasticceria “San Firenze” (piazza San Firenze, 1/r - Firenze) apre i battenti la mostra personale di Caterina Puletti dal titolo “IOnirico. Portrait of Us”. L’esposizione proseguirà, a ingresso gratuito, fino a domenica 8 gennaio 2012.
Lo storico locale a due passi da Piazza della Signoria, da anni incline alla valorizzazione di artisti contemporanei emergenti, ospita per tutto il periodo natalizio un’antologica che ripercorre un decennio di ricerca artistica e personale della pittrice tosco-campana.
L’arte della Puletti si caratterizza per uno stile contaminato, che strizza l’occhio alla metafisica e al surrealismo novecenteschi, ma è allo stesso tempo distintivo. Nelle sue opere, figure oniriche sinuosamente si muovono e fluiscono all’interno di un magma pittorico in continua evoluzione, connotato da tinte accese, a tratti impetuose, che non lasciano spazio alla certezza.
La pittura è vista come un’esigenza, uno strumento con il quale affrontare la crescita, i cambiamenti e le battaglie interiori. Una maniera per scavare nell’Io più profondo e far emergere emozioni anche violente.
La mostra fiorentina mette in luce la versatilità dell’artista, a partire dalle opere a cera su carta, figlie di una fase irrequieta e di una intima e lacerante conflittualità.
Il percorso espositivo prosegue con una serie di illustrazioni realizzate con tecnica mista su carta dal titolo Il teatro di Anna, dove personaggi caricaturali e antitetici si connotano per la flessuosità dei corpi contrapposta alla fissità atemporale degli sguardi, a sottolineare l’incomunicabilità che affligge l’uomo contemporaneo.
Il cuore pulsante della personale è tuttavia rappresentato dalle tele dipinte a olio. Nella complessa trilogia sulla femminilità, in particolare, Caterina Puletti espone all’osservatore una delicata fase della vita di una donna, dalla scoperta della propria sensualità fino alla maternità. Tappa, quest’ultima, che segna anche il raggiungimento di un equilibrio con se stessa e l’universo che la circonda.
http://www.mendi.it/dipingendoanna/
CATERINA PULETTI
Figure oniriche, che sinuosamente si muovono e fluiscono all’interno di un magma pitto-
rico in continua evoluzione, connotato da tinte accese, a tratti impetuose, che non lascia-
no spazio alla certezza. Uno stile contaminato e allo stesso tempo distintivo, che strizza incon-
sciamente l’occhio alla metafisica e al surrealismo novecenteschi.
Per Caterina Puletti la pittura è un’esigenza, uno strumento con il quale affrontare la cre-
scita, i cambiamenti e le lotte interiori. Una maniera per scavare nell’Io più profondo e far
emergere emozioni anche violente. Come in Abbandono, olio su tela che apre la personale.
Le tecniche a olio sono quelle che l’artista oggi predilige e che più di ogni altro hanno con-
tribuito a creare la sua cifra stilistica. L’esposizione vuole tuttavia essere anche un’antolo-
gica che ripercorre un decennio di ricerca. Così è presente una serie di nove illustrazioni
realizzate con tecnica mista su carta dal titolo Il teatro di Anna, a testimonianza della ver-
satilità e del variegato background della Puletti. Figure caricaturali, antitetiche, che si con-
notano per la flessuosità dei corpi contrapposta alla fissità atemporale degli sguardi. L’as-
senza di comunicazione tra i personaggi è una non troppo velata metafora dell’incapacità
di dialogo degli uomini, acuitasi nella nostra epoca.
A un periodo irrequieto appartengono quattro opere a cera su carta: Unione, Autoritratto,
Amarezza e Senza titolo, emblematiche prove di una fase di intima e lacerante conflittua-
lità. Esse raccolgono gli elementi caratterizzanti l’arte della pittrice tosco-campana, in par-
ticolare i contrasti aggressivi e l’instabile fluidità delle figure e degli elementi. La delusio-
ne e la mancanza di speranza nel futuro sembrano prevalere, ma il buio fondale d’improv-
viso è squarciato da un riverbero incandescente. Si può di nuovo guardare avanti.
Cuore pulsante della mostra è la trilogia sulla femminilità (Noi, Speranza, Amore… un altro
tentativo), che ha richiesto un lungo processo creativo e di riflessione. La giovane protago-
nista scopre la sua sensualità, con gli anni ne prende consapevolezza, finché non raggiun-
ge, con la maternità, quell’equilibrio che in precedenza le era mancato. Una donna sedu-
cente, dall’erotismo marcato anche quando deve portare in grembo la responsabilità di una
nuova vita. Forte come una quercia e fiera come un’atavica matrona, la femmina è pronta
a sorreggere una figura maschile ancora fragile.
È il terzo atto che segna un punto di svolta nella produzione di Caterina Puletti, la con-
quista di una tappa ma anche il punto di partenza verso nuovi lidi. I vortici che finora agi-
tavano esternamente, adesso si trovano nelle parti apicali delle figure. Sorta di chakra, cen-
tri di energia risvegliati che conducono a uno stato di purificazione, illuminazione e stabi-
lità nei confronti della propria coscienza e di tutto l’universo.
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Caterina Puletti è nata a Napoli nel 1972 e vive ad Arezzo. Diplomata come maestra d’arte (sezione Moda e Costume teatrale)
all’Istituto d’Arte “Piero della Francesca” di Arezzo, in seguito frequenta la Scuola di Grafica pubblicitaria ed editoriale di Palaz-
zo Spinelli a Firenze.
Accanto all’attività di grafica, dal 2000 si dedica con passione alla pittura realizzando disegni, illustrazioni e dipinti.
Al 2001 risalgono la prima mostra collettiva, alla Galleria Toci Arte di Arezzo, e la prima esposizione personale all’interno del
bar “Coffee O’Clock” di Arezzo. Nel 2002 l’artista presenta i suoi lavori alla Galleria Mentana di Firenze. Dello stesso anno è
l’entrata nel Cenacolo degli Artisti Aretini. Nel triennio 2003/2005, assieme a Monica Gori, organizza corsi di pittura per adul-
ti e bambini ad Arezzo.
Tra il 2002 e il 2011 Caterina Puletti ha esposto con mostre personali e collettive in Italia e all’estero, e partecipato a importan-
ti concorsi nazionali e internazionali, come “Chimera Arte Arezzo” e “Lexmark European Art Prize”.
Le sue opere sono pubblicate nel catalogo Artisti Italiani Contemporanei. Anno 2004/2005 (Edizioni Scirocco).
testi a cura di Marco Botti
Caterina Puletti è nata a Napoli nel 1972 e vive ad Arezzo. Diplomata come maestra d’arte (sezione
Moda e Costume teatrale) all’Istituto d’Arte “Piero della Francesca” di Arezzo, in seguito frequenta la
Scuola di Grafica pubblicitaria ed editoriale di Palazzo Spinelli a Firenze.
Accanto all’attività di grafica, dal 2000 si dedica con passione alla pittura realizzando disegni, illustrazioni
e dipinti. Al 2001 risalgono la prima mostra collettiva, alla Galleria Toci Arte di Arezzo, e la prima
esposizione personale all’interno del bar “Coffee O’Clock” di Arezzo. Nel 2002 l’artista presenta i suoi
lavori alla G0alleria Mentana di Firenze. Dello stesso anno è l’entrata nel Cenacolo degli Artisti Aretini.
Nel triennio 2003/2005, assieme a Monica Gori, organizza corsi di pittura per adulti e bambini ad Arezzo.
Tra il 2002 e il 2011 Caterina Puletti ha esposto con mostre personali e collettive in Italia e all’estero, e
partecipato a importanti concorsi nazionali e internazionali.
Le sue opere sono pubblicate nel catalogo Artisti Italiani Contemporanei. Anno 2004/2005 (Edizioni
Scirocco).
04
dicembre 2011
Caterina Puletti – IOnirico. Portrait of Us
Dal 04 dicembre 2011 all'otto gennaio 2012
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
BAR SAN FIRENZE
Firenze, Piazza Di San Firenze, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Di San Firenze, 1, (Firenze)
Vernissage
4 Dicembre 2011, ore 14
Sito web
www.mendi.it/dipingendoanna
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