Milano, venerdì 30 maggio 2008: Libri Scheiwiller presenta al Teatro Agorà del Triennale Design Museum il volume “L’arte contemporanea. Storia e geografia”.

Né parleranno con l’autrice, Catherine Millet, Angela Vettese, critico d’arte e direttore della Galleria d’Arte Contemporanea di Modena, e Vincenzo Trione, critico d’arte e direttore della collana L’Arte e le arti di Libri Scheiwiller.

Più l’arte rinuncia a verità superiori o aspirazioni ideali, più sembra serbare la funzione di unico collante sociale. Meno indica un possibile senso della vita più tendiamo a colmare questa mancanza con la nostra presenza. E se le avanguardie hanno alimentato i dissensi e le rotture della modernità, le provocazioni del contemporaneo svolgerebbero al contrario una funzione di collegamento, servirebbero a fondare una nuova idea di comunità.

Catherine Millet, fondatrice e direttrice della rivista francese “Art press”, con il suo saggio indaga e perlustra le strade dell’arte contemporanea chiamando in causa i funzionari dei principali musei contemporanei mondali, dal Centro Pecci di Prato al Ps1 di New York.

Angela Vettese e Vincenzo Trione saranno invitati a confrontarsi con l’autrice sulla situazione dell’arte contemporanea cercando di rispondere a domande quali: Quando inizia l’arte contemporanea? Come si spiegano le sue strade contraddittorie? Perché è tanto cambiato il rapporto degli spettatori con le opere?

«Un artista può con uno stesso gesto negare e imporre quell’oggetto che è l’opera d’arte. E’ un paradosso ma bisogna accettarlo. Dopotutto le arti visive non sono fatte per confortare la ragione. Venire a patti con questo paradosso aiuta moltissimo ad apprezzare l’arte della nostra epoca» (Catherine Millet)






In libreria da dicembre 2007 il secondo titolo della collana di Libri Scheiwiller “L’Arte e le arti”, diretta da Vincenzo Trione: L’arte contemporanea. Storia e geografia della storica dell’arte francese Catherine Millet.
Un lucido saggio sull’arte contemporanea, una guida per coloro che la ammirano, oppure la detestano, o per chi cerca in ogni modo di comprenderla per capire cosa essa veramente sia e dove si trovi.
La scrittrice francese risponde con un volume che rivela l’arte del nostro tempo nelle sue contraddizioni: oggetti incongrui, gesti eccentrici, fotografie, video e installazioni suscitano curiosità e provocano sbigottimento. L’autrice, tramite diversi spunti di riflessione, spiega come l’arte contemporanea sia innanzitutto uno spazio aperto, un’area di libertà per pensare e agire in modo nuovo e diverso, in un momento in cui le ideologie e i sistemi filosofici che ci hanno ad ora “accompagnati” affrontano una profonda crisi.

«Con buona pace dei puristi, siamo costretti ad arrenderci all’evidenza:l’arte in corso di realizzazione non è sempre stata “contemporanea”. E ancora: non sempre ci si è sentiti contemporanei nell’arte in corso di realizzazione. Infatti, l’espressione “arte contemporanea” si è fatta strada soprattutto a partire dagli anni Ottanta, soppiantando quelle allora in voga come “avanguardia”, “arte viva” e “arte attuale” » (brano tratto dalla Premessa, pag.7).

Catherine Millet è critico d’arte e commissario di esposizioni dirige la rivista “Art Press”, che ha fondato nel 1972. E’ autrice di numerose opere saggistiche tra cui L’Art contemporain en France (Flammarion 1987, 1994, 2005) e Dali et moi (Gallimard 2005) e del romanzo La vita sessuale di Catherine M. (Mondatori 2001).



SOMMARIO

Premessa
Il Mondo dell’arte
Nascita dell’arte contemporanea
Temporalità
Topologia
La realizzazione del progetto moderno
Materiali
Magia
L’arte e il mondo
Note al testo
Glossario
Bibliografia
Indice dei nomi
Ringraziamenti