Uno scenario notturno, da sopravvissuti. Si cammina all'interno come all'esterno. La notte è dei dormienti, ma qualcuno veglia. In un racconto di Nicolai Lilin l'autore viene arruolato di forza
come cecchino e spedito in Cecenia. L'istruttore gli insegna che la notte sarà la sua migliore amica. Deve agire al buio per non essere visto e
ucciso. Da millenni la simbologia interpreta il passaggio dalla notte al giorno. In questo caso, non sappiamo se attenderci il giorno.
Siamo come all'interno di una caverna: quella
Platone? la tenda orizzonte del Truman Show? i diversi livelli di Matrix? Siamo come al termine della notte, ma senza la sicurezza del giorno. Spesso la notte è in chi guarda. Altre volte, basta una piccola fiamma per rischiarare il buio se non è caligine interna.
Cch, come uno speleologo, in questa mostra ci
accompagna verso la scoperta di segni notturni da decifrare come una sorta di bizzarro zodiaco.