La mostra A.S.H. Ancient Super Heroes, curata da Marco De Gemmis, inserita nella sezione Attori e Artisti al MANN degli Incontri di Archeologia organizzati dal Servizio Educativo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, “è nata dal confronto tra antiche divinità ed eroi moderni”, come dice Celesta Bufano. Secondo l’artista la divinità è la raffigurazione del superuomo per eccellenza, ossia una sublimazione dell’essere umano che trascende da sé e si proietta nel divino in quanto espressione di “estremo superiore “. Avvicinando la divinità all’umano non si compie una mancanza di rispetto verso il divino, ma si creano i presupposti dell’innalzamento della condizione umana: è questo il senso dell’eroe.
Nel testo a corredo delle opere pittoriche, Paola Marino ci segnala che Celesta “cerca la divinità dentro sé e torna naturalmente alle sue più arcaiche radici mediterranee rivolgendosi ai miti della cultura classica”.


Celesta Bufano
Giovane artista napoletana, del 1984, diplomata in pittura all’Accademia di belle Arti di Napoli, ha partecipato a mostre di artisti di fama internazionale, come Shozo Shimamoto, realizzato personali in Germania, Olanda e Austria e, nell’ultimo anno, ha partecipato al programma di residenza artistica “Polygone Etoile” a Marsiglia in Francia.
A Napoli, nel suo percorso artistico, ha partecipato a parecchie collettive, non ultima la mostra “NINA. Nuova Immagine Napoletana” al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli) con due quadri tecnicamente affini alle opere esposte al Museo, ma di tutt'altro contenuto.