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Cenacoli. Da Andrea da Saronno a Andy Warhol
Nell’ambito delle attività culturali promosse dal Comune di Saronno in occasione del Giubileo 2025, un percorso artistico, culturale e spirituale in più spazi espositivi sul tema del Cenacolo, con opere di arte moderna e contemporanea e incisioni del Sette-Ottocento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Comune di Saronno, in collaborazione con l’Associazione Flangini, presenta la mostra “Cenacoli. Da Andrea da Saronno a Andy Warhol”, a cura del critico e storico dell’arte Antonio d’Avossa. L’iniziativa si inserisce tra le attività culturali promosse in occasione del Giubileo 2025, dedicato ai temi della riconciliazione, del rinnovamento e della conversione spirituale.
L’esposizione, che ripercorre l’evoluzione del tema del Cenacolo, rappresentazione di uno dei momenti più intensi nel racconto dei Vangeli, sarà aperta al pubblico dal 13 aprile al 25 maggio 2025. L’inaugurazione è in programma sabato 12 aprile 2025, alle ore 16.30, presso la Sala Nevera di Casa Morandi.
Il percorso artistico, culturale e spirituale si sviluppa in più spazi espositivi, partendo dall’Art Cafè con le incisioni del Sette-Ottocento eccezionalmente concesse dall’Accademia di Belle Arti di Brera, per proseguire presso la Sala Nevera di Casa Morandi con opere di arte moderna e contemporanea, filmati e oggetti pop, tra cui pezzi provenienti da Cina, Russia, USA (magliette, skateboard, orologi, mobile case, tra gli altri), insieme a circa cinquanta foto di cenacoli tatuati su corpi umani, a testimonianza della popolarità trasversale di questa immagine religiosa.
A estendere e completare il percorso espositivo si uniscono il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli con il Cenacolo ligneo, opera cinquecentesca di Andrea da Saronno (o da Corbetta) e Alberto da Lodi e il Museo della Ceramica “G. Gianetti” che ospita l’opera di Ugo La Pietra “L’ultima cena”, esposta nella sala principale del museo, sopra la porta, a citazione del cenacolo vinciano e simbolo del grande significato che la ceramica porta sempre con se: raccogliere la storia, conservarla e condividerla, raccontarla nuovamente nel tempo.
La scelta dell’icona, il Cenacolo, trova ragion d’essere nella rilevanza di questo soggetto nella storia artistica e culturale occidentale, ma soprattutto nella forte connessione con i significati e i valori ai quali si richiama il Giubileo 2025, che vede nello spezzare del pane il gesto con cui Dio si dona all’uomo, suscitando il desiderio profondo di una vera conversione. Il Cenacolo simbolizza infatti l’unione tra Cristo e gli uomini, il Nuovo Patto, che salva dalla morte spirituale e libera gli uomini dalla prigionia spirituale ricordando l’amore e il sacrificio di Cristo per la salvezza dell’umanità.
Le opere in mostra, molto varie nella tipologia e periodo artistico, hanno come memoria comune il Cenacolo universalmente noto, quello di Leonardo, che costituisce il referente visivo-segnico più noto della Comunione. La commistione operata dal curatore, Antonio d’Avossa, tra cultura alta e bassa conferma che tra le due forme espressive c’è sempre uno scambio, benché non sempre di immediata percezione, che nel caso de “L’Ultima Cena” appare invece in tutta la sua evidenza.
Gli artisti presenti in mostra, appartenenti al panorama italiano e internazionale, esprimono le diverse poetiche, tecniche artistiche, culture e provenienze: Joseph Beuys, Adolphe Braun*, Giulio De Mitri, Antonio Di Biase, Gabriele Di Matteo, Barbara Fässler, Jacob Frey*, Fabrizio Garghetti, Paul Goodwin, Maurice Henry, Jiri Kolar, David LaChapelle, Eris Mone, Raffaello Morghen*, Tomoko Nagao, Hermann Nitsch, Nicola Pankoff, Guido Peruz, Andrea Solario*, Daniel Spoerri, Rudolf Stang*, Christian Tobas, Wolf Vostell, Andy Warhol, Uli Weber (* incisioni del ‘700 e ’800 di proprietà dell’Accademia di Belle Arti di Brera).
Domenica 13 aprile dalle 11.00 alle 17.00 avrà luogo in Sala Nevera l’annullo filatelico di Poste Italiane realizzato in esclusiva per la mostra, con la partecipazione dell’associazione Il Tramway di Saronno. Sarà presente uno stand di Poste Italiane dove si potranno acquistare le più recenti emissioni di carte valori, insieme ai tradizionali prodotti di Poste Italiane selezionati per l’occasione: folder, cartoline, tessere, libri e raccoglitori per collezionisti. Il timbro figurato, dopo l’utilizzo nella giornata del 13 aprile, sarà disponibile presso lo sportello filatelico di Saronno, in via Varese 130, per i sessanta giorni successivi. Sarà poi depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma per entrare a far parte della collezione storico postale.
Ente promotore della rassegna culturale è il Comune di Saronno, in collaborazione con l’Associazione Flangini. Si ringraziano per la partecipazione: la Comunità Pastorale Crocifisso Risorto, il Museo della Ceramica G. Gianetti di Saronno, l’Associazione Cantastorie, il Circolo Culturale della Bussola, la Cooperativa Popolare, l’Associazione Il Tramway, la Pastorale Giovanile Diocesi di Milano. Un ringraziamento particolare al prof. Sergio Beato per la preziosa consulenza.
L’esposizione, che ripercorre l’evoluzione del tema del Cenacolo, rappresentazione di uno dei momenti più intensi nel racconto dei Vangeli, sarà aperta al pubblico dal 13 aprile al 25 maggio 2025. L’inaugurazione è in programma sabato 12 aprile 2025, alle ore 16.30, presso la Sala Nevera di Casa Morandi.
Il percorso artistico, culturale e spirituale si sviluppa in più spazi espositivi, partendo dall’Art Cafè con le incisioni del Sette-Ottocento eccezionalmente concesse dall’Accademia di Belle Arti di Brera, per proseguire presso la Sala Nevera di Casa Morandi con opere di arte moderna e contemporanea, filmati e oggetti pop, tra cui pezzi provenienti da Cina, Russia, USA (magliette, skateboard, orologi, mobile case, tra gli altri), insieme a circa cinquanta foto di cenacoli tatuati su corpi umani, a testimonianza della popolarità trasversale di questa immagine religiosa.
A estendere e completare il percorso espositivo si uniscono il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli con il Cenacolo ligneo, opera cinquecentesca di Andrea da Saronno (o da Corbetta) e Alberto da Lodi e il Museo della Ceramica “G. Gianetti” che ospita l’opera di Ugo La Pietra “L’ultima cena”, esposta nella sala principale del museo, sopra la porta, a citazione del cenacolo vinciano e simbolo del grande significato che la ceramica porta sempre con se: raccogliere la storia, conservarla e condividerla, raccontarla nuovamente nel tempo.
La scelta dell’icona, il Cenacolo, trova ragion d’essere nella rilevanza di questo soggetto nella storia artistica e culturale occidentale, ma soprattutto nella forte connessione con i significati e i valori ai quali si richiama il Giubileo 2025, che vede nello spezzare del pane il gesto con cui Dio si dona all’uomo, suscitando il desiderio profondo di una vera conversione. Il Cenacolo simbolizza infatti l’unione tra Cristo e gli uomini, il Nuovo Patto, che salva dalla morte spirituale e libera gli uomini dalla prigionia spirituale ricordando l’amore e il sacrificio di Cristo per la salvezza dell’umanità.
Le opere in mostra, molto varie nella tipologia e periodo artistico, hanno come memoria comune il Cenacolo universalmente noto, quello di Leonardo, che costituisce il referente visivo-segnico più noto della Comunione. La commistione operata dal curatore, Antonio d’Avossa, tra cultura alta e bassa conferma che tra le due forme espressive c’è sempre uno scambio, benché non sempre di immediata percezione, che nel caso de “L’Ultima Cena” appare invece in tutta la sua evidenza.
Gli artisti presenti in mostra, appartenenti al panorama italiano e internazionale, esprimono le diverse poetiche, tecniche artistiche, culture e provenienze: Joseph Beuys, Adolphe Braun*, Giulio De Mitri, Antonio Di Biase, Gabriele Di Matteo, Barbara Fässler, Jacob Frey*, Fabrizio Garghetti, Paul Goodwin, Maurice Henry, Jiri Kolar, David LaChapelle, Eris Mone, Raffaello Morghen*, Tomoko Nagao, Hermann Nitsch, Nicola Pankoff, Guido Peruz, Andrea Solario*, Daniel Spoerri, Rudolf Stang*, Christian Tobas, Wolf Vostell, Andy Warhol, Uli Weber (* incisioni del ‘700 e ’800 di proprietà dell’Accademia di Belle Arti di Brera).
Domenica 13 aprile dalle 11.00 alle 17.00 avrà luogo in Sala Nevera l’annullo filatelico di Poste Italiane realizzato in esclusiva per la mostra, con la partecipazione dell’associazione Il Tramway di Saronno. Sarà presente uno stand di Poste Italiane dove si potranno acquistare le più recenti emissioni di carte valori, insieme ai tradizionali prodotti di Poste Italiane selezionati per l’occasione: folder, cartoline, tessere, libri e raccoglitori per collezionisti. Il timbro figurato, dopo l’utilizzo nella giornata del 13 aprile, sarà disponibile presso lo sportello filatelico di Saronno, in via Varese 130, per i sessanta giorni successivi. Sarà poi depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma per entrare a far parte della collezione storico postale.
Ente promotore della rassegna culturale è il Comune di Saronno, in collaborazione con l’Associazione Flangini. Si ringraziano per la partecipazione: la Comunità Pastorale Crocifisso Risorto, il Museo della Ceramica G. Gianetti di Saronno, l’Associazione Cantastorie, il Circolo Culturale della Bussola, la Cooperativa Popolare, l’Associazione Il Tramway, la Pastorale Giovanile Diocesi di Milano. Un ringraziamento particolare al prof. Sergio Beato per la preziosa consulenza.
12
aprile 2025
Cenacoli. Da Andrea da Saronno a Andy Warhol
Dal 12 aprile al 25 maggio 2025
arte contemporanea
Location
CASA MORANDI
Saronno, Viale Santuario, 2, (Varese)
Saronno, Viale Santuario, 2, (Varese)
Orario di apertura
giovedì e venerdì ore 15.30-18.30
sabato e domenica ore 10-12.30, 15.30-18.30
Vernissage
12 Aprile 2025, 16.30
Ufficio stampa
Associazione Flangini
Ufficio stampa
Francesco Mastrorizzi
Autore
Curatore
Produzione organizzazione
Patrocini