Eppure è il momento della ceramica

Con questo ostinato pensiero, a dispetto di ogni omologazione culturale, la Provincia di Perugia riafferma il valore tradizionale dell'artigianato umbro attraverso una mostra di prodotti che illustrano come la ceramica sia potuta passare, senza smentire se stessa, dalle arti decorative al design. Il miracolo è stato reso possibile dalle mani di Dante (1904-1953) e di Massimo Baldelli (1935-2003), padre e figlio. In due, facendo centro nella loro Città di Castello, hanno percorso tutto il Novecento, passandosi un testimone e un messaggio così coerenti fra di loro da costituire un unico, grande repertorio di “pezzi” ceramici che hanno parlato un linguaggio artistico nazionale e hanno raggiunto il mondo. Il loro modo di interpretare e ricreare il “Made in Italy”, dagli anni dell'immediato dopoguerra a quelli del boom economico e della successiva stabilizzazione della società italiana, è passato indenne attraverso i momenti di crisi, fino a riconfermarsi, oggi, come stimolo per la crescita della fantasia artigianale ancora largamente presente in Umbria.
Così, in ogni caso, torna il momento della ceramica, nonostante molti altri materiali, privi di energia, siano in grado di insidiarne la ricchezza materica e spirituale.

La mostra, che si inaugura in pieno periodo pasquale e si svolge per tutto il mese di maggio, è la prima, forte offerta del Cerp per il 2011.
Sono esposte circa 120 opere dei due maestri relative al periodo di attività delle Ceramiche Baldelli, che si è protratto per tutta la seconda metà del Novecento.
A completamento della selezione espositiva molti pannelli fotografici e didascalici. Consistente anche la documentazione iconografica (lettere, disegni, foto d'epoca, riviste).