Una mostra “a due” non tanto per proporre un confronto estetico tra artisti ugualmente validi e conosciuti, quanto piuttosto per far riflettere sui due filoni espressivi che da sempre stanno alla base della pittura d’emozione.

Cesare Bardelli, cremonese, delicato e raffinato acquarellista, nelle sue opere trae spunto ed ispirazione dalla natura che rappresenta però non in modo imitativo, ma attraverso una sintesi personalissima e ricercata fatta di sfumature, trasparenze e trasfigurazioni. Un “Informale naturalistico” tutto giocato sulle emozioni, che si serve di sfondi ambientali e paesaggistici come pretesto per esprimere poesia e stati d’animo.

Emanuele Demaldè, artista che vive e lavora a Zibello, in provincia di Parma, presenta invece una pittura di forte impatto visivo e cromatico, fatta di materia ed energia. Le sue opere, dominate dal gesto deciso e dall’uso sapiente del colore, sono fresche e prorompenti, rivelano personalità e acuto spirito di indagine. La sua è un’espressione tutta legata alla vita, dove le colature e le scansioni materiche si fanno metafora della vita, rappresentazione dell’uomo e delle problematiche esistenziali dei nostri giorni.

La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, terminerà il 29 aprile.