Nell’ambito della IV edizione della rassegna Sous le ciel de Paris 2011 – Parigi nel Lazio, sabato 9 aprile alle ore 18,00 a Tarquinia presso la Sala Grande della Biblioteca Comunale sarà inaugurata la mostra Charles Trenet, le fou chantant
Promossa dal Comune di Tarquinia, organizzata dal Museo Parigino a Roma in collaborazione con Le Hall de la Chanson di Parigi (La Villette) , a cura di Cesare Nissirio, con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia e del Comune di Grenoble, questa mostra è dedicata al grande poeta della canzone francese scomparso dieci anni fa. Si, un grande interprete, artista ironico e gioioso, lieve e incisivo, romantico e “trasgressivo”. Grandi manifesti, programmi di sala, spartiti, dischi, stampe, riviste e libri, fotografie, documenti e persino un inedito del “fou chantant”, insomma, una gran ricca mostra che sarà di scena a Tarquinia, la “città francese” come ama definirsi a giusto titolo, data la presenza plurisecolare francese nella capitale etrusca.
La mostra del Museo Parigino a Roma, con Charles Trenet, propone pertanto una delle figure emblematiche del panorama musicale francese e internazionale, l’eterno fanciullo, mai invecchiato nel cuore. È considerato un monumento della canzone d’autore (Narbonne il 18 maggio 1913 – Créteil, 19 febbraio 2001), è stato infatti autore, compositore e interprete delle proprie canzoni. La canzone con lui si è nutrita di poesia e qualità straordinaria sia nei testi che nella musica. Influenzato dalla musica americana e dal jazz ha avuto l’audacia di creare una frattura con il mondo della rivista imperante per affrontare un repertorio più vicino ai sentimenti : La folle complainte, Que reste-t-il de nos amours, La mer, L’âme des poètes sono pagine della storia della canzone mondiale. Ha iniziato la sua carriera in duo con Jhonny Hess per separarsi nel 1937. Maurice Chevalier in quello stesso anno ha presentato al Casino de Paris la canzone Y’a d’ la joie di Charles Trenet, che presto sarà chiamato in tutta la Francia Le Fou chantant. Nel 1938 è stato all’ABC. Da allora, una canzone dietro l’altra, anno dopo anno, dall’Olympia degli addii nel 1975, sino alla fine della sua meravigliosa esistenza. Postumo, è apparso in Francia un CD dal titolo “Je n’irai pas à Notre-Dame” con una serie di canzoni inedite. Accanto a lui in mostra: Tino Rossi, Lucienne Boyer, Edith Piaf, Yves Montand, Georges Brassens, Gilbert Becaud, Charles Aznavour, Johnny Hallydy ma anche Jean Cocteau, Salvador Dalì, Omar Sharif …
In catalogo I testi di Serge Hureau, direttore del Hall de la Chanson, di Cesare Nissirio, di Jacqueline Risset e di Charles Trenet stesso con un proprio inedito (1933) giovanile e premonitore.