Che cosa significa oggi parlare di oggetti? Quali sono le implicazioni pratiche, filosofiche, o addirittura politiche che sottendono tale categoria?

Che cosa sono gli oggetti è la domanda con cui si confrontano Giovanni Copelli e i sette artisti da lui invitati. Partendo da questo spunto e attraverso un processo collettivo di discussione e confronto, i partecipanti sono giunti a concepire i lavori che vanno a comporre la mostra.

La mostra collettiva diventa un’occasione per raccogliere diversi punti di vista e così sondare quelle che sono le affinità, ma anche i contrasti, tra i diversi approcci e identità che caratterizzano i singoli artisti. In questo senso la mostra intende fungere da specchio antropologico di un contesto più allargato che si completa al momento dell’apertura al pubblico.

I visitatori di questa mostra si confronteranno con la domanda che le dà il titolo trovandosi a essere stimolati su più differenti canali percettivi. Essi si aggireranno in un percorso di opere che fanno esplodere e risuonare la questione iniziale, moltiplicandone le sfaccettature come un caleidoscopio, e troveranno a loro disposizione come guida una pubblicazione che raccoglie un contributo fornito dagli artisti stessi a commento delle loro opere.