La galleria Giovanni Bonelli è lieta di ospitare “Crossing Views”, la prima personale di Chiara Calore (1994) nella nostra sede milanese che presenta un ciclo di opere appositamente realizzate. Il titolo della mostra ci introduce nel cuore della rappresentazione secondo la visione di questa giovane pittrice: la pittura è fusione di elementi terreni ed ultraterreni che generano qualcosa a tratti incomprensibile e, proprio per questo, estremamente attraente. Sono visioni, doppie, triple, multiple dove le citazioni si fondono e si perdono dando vita ad universi nuovi. La raffigurazione del corpo femminile, che è uno dei temi principali grazie alla presenza di sei “Veneri”, diventa occasione per mostrare, nonostante gli schemi mentali e i bagagli di conoscenze che ognuno di noi porta con sé, quanto ancora ci sia spazio per un tipo di generazione completamente nuova e differente. Tra i modelli immediatamente riconoscibili, oltre alla Grande Odalisca di Ingres, La Nascita di Venere di Alexandre Cabanel e l’Olympia di Manet ma i riferimenti arrivano anche a Giorgione, Lorenzo Lotto, Tiziano, in un continuo richiamo di legami e fusioni. Calore contamina queste immagini con altre visioni, a volte come in una cianografia fotografica, altre volte con esiti più astratti di liquefazione della materia pittorica, o con soluzioni che rimandano alla pittura di alcuni maestri del Novecento, per ottenere quella che lei definisce una “incomprensione dei corpi”, un qualcosa di alieno -nel senso di non umano, ultraterreno- ancorato però a quel seme primigenio che è la raffigurazione di un corpo che racchiude in sé -citando l’artista- “eros, sensualità, ubbidienza, sfida, accidia, bellezza, volgarità”. La visionarietà a tratti straripante di Calore ha il suo punto di forza in una pittura al contempo veloce e decisa, puntuale e sintetica evidente nei dipinti di grande formato. Qui i riferimenti storici sono sempre presenti ma meno dominanti: prevale un senso di battaglia tra le immagini, una lotta che è al contempo desiderio di prevaricazione e fusione. I corpi, le piante, gli animali, le statue partecipano ad una narrazione corale che si fa sempre più epica, grazie anche al formato. L’insieme è al contempo familiare e straniante, noto e sconosciuto. Con la sua pittura Chiara Calore ci invita ad inoltrarci nel mondo ultraterreno delle Crossing Views, un mondo visionario, al contempo antico ed alieno, aperto a molteplici possibilità ed interpretazioni.
Chiara Calore (Abano Terme, 1994), vive e lavora a Venezia.
È stata borsista presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (2018-19). Il suo lavoro è stato esposto in numerose gallerie e musei italiani tra i quali ricordiamo le personali: Private Mythologies (con Giuseppe Gonella), Galleria Giovanni Bonelli, Pietrasanta (2021); Locus Amoenus e Genesi presso Villa Draghi a Montegrotto Terme (2019). Tra le collettive ricordiamo: Attraverso lo specchio, Cellar Contemporary, Trento (2022);Salon Palermo2, Galleria Rizzuto, Palermo (2022); Danae Revisited, Fondazione Fabbri, Pieve di Soligo (2019); Milano Vetro al Castello Sforzesco a Milano; Opera viva alla Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia (2019); High Density ai Magazzini del Sale a Venezia (2018); Premio Mestre di Pittura al Centro Culturale Candiani a Mestre (2018); Laboratorio aperto a Forte Marghera, Venezia Mestre (2017); Biennale Giovani Trento, Gallerie di Piedicastello, Fondazione Museo Storico del Trentino, Trento (2012).