Tutti noi, fin da piccoli, abbiamo, almeno per una volta, assistito al meraviglioso spettacolo del circo. Ci siamo lasciati affascinare dai molteplici colori, dalle musiche e dai coinvolgenti ed emozionanti momenti che avvenivano in pista. Ma ora sento di porre questa domanda: che cos’è il circo? La risposta più ovvia è definire il circo un’espressione della perfetta combinazione di tutte le capacità fisiche umane e la loro rappresentazione attraverso l’arte.
Ma il circo è ben di più: è la dimensione dove gli artisti si concedono con totale impegno alle difficoltà della fantasia e della vita. Questa affermazione ci porterà a riflettere e ad utilizzare la metafora del Circo come metafora della vita stessa. Questi devoti artisti eseguono i loro ineguagliabili e straordinari esercizi con una grazia e una delicatezza che permette loro di non far trapelare l’estrema tensione e fatica provata. Forse è proprio questo ciò che il circo suscita nelle persone, il fascino dell’irreale, dell’incredibile. L’illusione di un mondo senza leggi fisiche, un luogo dove la gravità non esiste, dove uomo e natura animale sono a stretto contatto, coesistendo.
Nel corso della storia il circo ha subito mutamenti, momenti di successo ma anche di abisso, ciononostante ha sempre mantenuto il suo orgoglio e le sue tradizioni, che hanno permesso di capire la cultura del popolo circense nella storia dell’uomo fino ai giorni nostri.
La nostra vita è circondata e fatta da una vasta gamma di cromie. Le possiamo trovare nella vita quotidiana, nelle cose più semplici, nell’arte, nella musica e nella personalità di ogni individuo.
Dall’attenta ricerca, dalle mie esperienze e dal lavoro svolto in questi tre anni, nasce così equiARS: una mostra dedicata interamente al mondo circense e alla sua filosofia, alla sua storia collegata, piacevolmente, alla mia e a quella della mia famiglia. (Chiara Pagliari)