L’iniziativa procede nella direzione individuata da atelier spazio Xpo’
di portare l’arte nei luoghi della quotidianita’ delle persone.
Attraverso un’inversione di marcia della dinamica che vede il pubblico
recarsi nei luoghi di cultura, il nostro scopo e’ portare la cultura e
la ricerca nei luoghi pubblici.

Per Christophe Bouvet, che ha sottoscritto e condiviso la nostra causa,
la quotidianità e’ l’atto creativo inteso come mezzo per esprimere il
lavoro artistico slegato dalla sua spettacolarità, senza delimitarlo al
luogo espositivo, componente essenziale del suo lavoro e della sue
ricerca.

L’asse portante della collaborazione tra Atelier Spazio Xpo’ e
l’artista francese nasce dall’analisi di un mondo ludico e ironico
fatto di piccole cose che toccano direttamente il nostro rapporto con
la quotidianità dei nostri luoghi e delle azioni che vi si compiono.
Le azioni-installazione che Bouvet realizza sono molto semplici ed
efficaci, implicano una dialettica egualitaria tra corpo e oggetto o
tra corpo e ambiente, in un rapporto in cui non esiste più gerachia.
Queste azioni restano sempre dei tentativi di superamento di se stesso
e della propia condizione umana all’interno di un corpo contemporaneo.
La perdita del «corpo-continente», dovuta alle sue estensioni (dalla
sedia alla macchina o per esempio l’aereo…o il telefono cellulare..)
allontana sempre di più l’idea di una scala umana, propia all’uomo da
sempre.
“ I miei lavori prendono de gli aspetti diversi tra video,
installatione performance, e anche illustrazione o lavori di grafica in
cui mi piace designare con un bic su diversi supporti che mi
circondano, utilizzando dei materiali poveri”, dichiara Cristophe.

Nell’ambito della mostra interviene anche il ricercatore musicale
Gabriele Murray, con una sonorizzazione creata con l’artista
appositamente per l’ambito della mostra.
Dal 22 febbraio: spite speciale con le sue opere, nell’ottica di una
“mostra ospitale” sara’ l’artista medico Lauretta C.