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Cinema Permanente #3 || Apiyemiyekî? (2019) / Olhe Bem as Montanhas (2018), di Ana Vaz
Doppia proiezione dei film di Ana Vaz alla presenza dell’artista, conferenza introduttiva della curatrice Margarida Mendes, conversazione.
I due film affrontano questioni ecologiche intrecciandole con le storie delle comunità indigene dell’Amazzonia, sradicate dal loro territorio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
18:00
Deep Time Soundings
conferenza di Margarida Mendes
18:30
Apiyemiyekî? / Olhe Bem as Montanhas, di Ana Vaz
proiezione
19:30
conversazione tra Ana Vaz e Margarida Mendes
Per il terzo incontro di Cinema Permanente, l'artista e filmmaker brasiliana Ana Vaz presenterà due lavori che affrontano parallelamente la problematica della distruzione degli ecosistemi e il genocidio, fisico e culturale, delle comunità indigene dell'Amazzonia perpetrati dal governo. All'intento documentaristico di salvare la memoria ambientale e collettiva dall'epistemicidio della dittatura militare si affianca l'impegno politico, per il quale gli archivi, i disegni, l'erosione delle montagne e le pitture rupestri rappresentano i primi palpiti della resistenza. La doppia proiezione sarà introdotta da una conferenza della curatrice e ricercatrice portoghese Margarida Mendes, da tempo impegnata in una ricerca interdisciplinare sui cambiamenti materiali, l'estrattivismo e il loro riflesso sulle strutture sociali e la produzione culturale, in relazione con il lavoro di Ana Vaz. Seguirà una conversazione tra le due.
I film resteranno esposti al Capriccio fino al 14 marzo.
Apiyemiyekî?
(Brasile / Francia / Paesi Bassi / Portogallo)
16mm trasferiti in 2K, suono, 27', colori e bianco e nero, 2019
commissionato per la mostra antologica Meta-Archive 1964-1985: Space for Listening and Reading on the Histories of the Military Dictatorship in Brazil (SESC-Belenzinho, São Paulo, Brazil)
coprodotto da: Spectre Productions, Stenar Projects e Ana Vaz
Il film è un ritratto cinematografico che parte dalla Casa de Cultura de Urubuí, l'archivio dell'educatore e attivista per i diritti degli indigeni Egydio Schwade, che si trova nella sua casa a Presidente Figueiredo (Amazzoni), dove sono custoditi più di 3.000 disegni prodotti dai Waimiri-Atroari, una popolazione nativa delle Amazzoni Brasiliane, durante la loro prima alfabetizzazione.
I disegni documentano e ricostruiscono visualmente la memoria collettiva del loro processo di apprendimento, delle loro prospettive e del loro territorio, e allo stesso tempo testimoniano una serie di attacchi violenti a cui sono stati soggetti durante la Dittatura Militare in Brasile.
Olhe Bem as Montanhas
16mm trasferito in 2K, 30', suono 5.1, 2018
commissionato da: Le Conseil Régional des Hauts-de-France, Fundação de Amparo à Pesquisa of Minas Gerais, The Federal Estate of Minas Gerais (Brazil), The International Relations Service of the University of Lille, Le Fresnoy Studio National des Arts Contemporains
"Guarda alle montagne da vicino!": la frase è stata coniata dall'artista Manfredo de Souzanetto durante gli anni della dittatura in Brasile. Le attività di estrazione mineraria stavano distruggendo gli ecosistemi dello stato del Minas Gerais, nel sud-ovest del paese. Attraverso il montaggio, Ana Vaz traccia dei paralleli tra questa regione e il distante Nord-Pas-de-Calais nella Francia settentrionale, anch'esso segnato da anni di estrazione. Da un lato, le montagne erose affliggono i suoi abitanti con i loro mortali pendii. Vuote e sventrate, queste montagne diventano il ricettacolo di una memoria spettrale. Dall'altro lato, in Francia, gli scarti dell'attività mineraria sono diventati essi stessi montagne e serbatoi di biodiversità, dove il confine tra natura e tecnologia è ora impossibile da tracciare. La poesia ha la precedenza su ogni discorso ambientale o di attivismo - come nella scena in cui gli scienziati misurano i pipistrelli al chiaro di luna. Qui, "guardare più da vicino" porta il focus del film verso il dettaglio, i materiali visuali e sonori. Eppure, questi non sono mai separati dalla sfera politica: uno scatto del cielo preso dal fondo di un burrone è sufficiente per evocare i fantasmi dei popoli indigeni sradicati, e le cui pitture murarie continuano ad essere presenti. (Charlotte Garson, Cinéma du Réel)
Cinema Permanente è un progetto a lungo termine che prevede l'alternarsi di film d'artista visibili per la durata di un mese all'interno di una sala cinematografica allestita ad hoc.
Il programma propone film che documentano esperienze di attivismo ecologico dal basso o investigano il rapporto tra pratiche artistiche e ambientali, alternando documentari d'artista a fiction.
info e prenotazioni: far@fondazioneratti.org
Ana Vaz è un'artista e filmmaker brasiliana nata nella parte centro-occidentale del paese, lì dove ci sono gli spettri sepolti dalla sua capitale modernista: Brasília. Originaria del Cerrato e nomade per scelta, Ana ha vissuto nelle terre aride del Brasile centrale e dell'Australia meridionale, nelle mangrovie della Francia settentrionale e nelle coste nord-est dell'Atlantico. La sua filmografia attiva e interroga il cinema quale arte dell'(in)visibile e quale strumento capace di deumanizzare l'umano, espandendo le sue connessioni con forme di vita più-che-umane e spettrali. Conseguenza o espansione della sua attività cinematografica, la sua pratica spazia anche nel campo della scrittura, della pedagogia critica, dell'installazione e delle passeggiate collettive. Ana Vaz è membro fondatore del collettivo COYOTE, un gruppo interdisciplinare che lavora tra ecologia e scienza politica attraverso dei formati concettuali e sperimentali.
Margarida Mendes è una ricercatrice, curatrice, artista ed educatrice che esplora la sovrapposizione tra sistemi di pensiero, cinematografia sperimentale, pratiche sonore e pedagogia. Ha creato dei forum transdisciplinari, mostre e lavori esperienziali in cui modelli educativi alternativi e pratiche sensoriali possono catalizzare l'immaginazione politica e proporre un'azione costruttiva. Mendes è stata a lungo coinvolta dell'attivismo anti-estrattivo, e ha collaborato con ONG, università e istituzioni del mondo dell'arte. Ha conseguito un PhD in Research Architecture presso il Department of Visual Cultures della Goldsmiths University di Londra. Per il suo progetto di ricerca, Sensorial Ecologies, ha utilizzato pratiche di ascolto per monitorare e registrare gli ecosistemi in collaborazione con diversi sound artist, ricercatori, scienziati e attivisti che hanno indagato il suono quale mezzo per tracciare la corrente crisi ambientale. È membro del Natural Contract Lab, un collettivo transdisciplinare di avvocati e artisti che lavorano sulla giustizia ristorativa e i diritti della natura in Europa.
Deep Time Soundings
conferenza di Margarida Mendes
18:30
Apiyemiyekî? / Olhe Bem as Montanhas, di Ana Vaz
proiezione
19:30
conversazione tra Ana Vaz e Margarida Mendes
Per il terzo incontro di Cinema Permanente, l'artista e filmmaker brasiliana Ana Vaz presenterà due lavori che affrontano parallelamente la problematica della distruzione degli ecosistemi e il genocidio, fisico e culturale, delle comunità indigene dell'Amazzonia perpetrati dal governo. All'intento documentaristico di salvare la memoria ambientale e collettiva dall'epistemicidio della dittatura militare si affianca l'impegno politico, per il quale gli archivi, i disegni, l'erosione delle montagne e le pitture rupestri rappresentano i primi palpiti della resistenza. La doppia proiezione sarà introdotta da una conferenza della curatrice e ricercatrice portoghese Margarida Mendes, da tempo impegnata in una ricerca interdisciplinare sui cambiamenti materiali, l'estrattivismo e il loro riflesso sulle strutture sociali e la produzione culturale, in relazione con il lavoro di Ana Vaz. Seguirà una conversazione tra le due.
I film resteranno esposti al Capriccio fino al 14 marzo.
Apiyemiyekî?
(Brasile / Francia / Paesi Bassi / Portogallo)
16mm trasferiti in 2K, suono, 27', colori e bianco e nero, 2019
commissionato per la mostra antologica Meta-Archive 1964-1985: Space for Listening and Reading on the Histories of the Military Dictatorship in Brazil (SESC-Belenzinho, São Paulo, Brazil)
coprodotto da: Spectre Productions, Stenar Projects e Ana Vaz
Il film è un ritratto cinematografico che parte dalla Casa de Cultura de Urubuí, l'archivio dell'educatore e attivista per i diritti degli indigeni Egydio Schwade, che si trova nella sua casa a Presidente Figueiredo (Amazzoni), dove sono custoditi più di 3.000 disegni prodotti dai Waimiri-Atroari, una popolazione nativa delle Amazzoni Brasiliane, durante la loro prima alfabetizzazione.
I disegni documentano e ricostruiscono visualmente la memoria collettiva del loro processo di apprendimento, delle loro prospettive e del loro territorio, e allo stesso tempo testimoniano una serie di attacchi violenti a cui sono stati soggetti durante la Dittatura Militare in Brasile.
Olhe Bem as Montanhas
16mm trasferito in 2K, 30', suono 5.1, 2018
commissionato da: Le Conseil Régional des Hauts-de-France, Fundação de Amparo à Pesquisa of Minas Gerais, The Federal Estate of Minas Gerais (Brazil), The International Relations Service of the University of Lille, Le Fresnoy Studio National des Arts Contemporains
"Guarda alle montagne da vicino!": la frase è stata coniata dall'artista Manfredo de Souzanetto durante gli anni della dittatura in Brasile. Le attività di estrazione mineraria stavano distruggendo gli ecosistemi dello stato del Minas Gerais, nel sud-ovest del paese. Attraverso il montaggio, Ana Vaz traccia dei paralleli tra questa regione e il distante Nord-Pas-de-Calais nella Francia settentrionale, anch'esso segnato da anni di estrazione. Da un lato, le montagne erose affliggono i suoi abitanti con i loro mortali pendii. Vuote e sventrate, queste montagne diventano il ricettacolo di una memoria spettrale. Dall'altro lato, in Francia, gli scarti dell'attività mineraria sono diventati essi stessi montagne e serbatoi di biodiversità, dove il confine tra natura e tecnologia è ora impossibile da tracciare. La poesia ha la precedenza su ogni discorso ambientale o di attivismo - come nella scena in cui gli scienziati misurano i pipistrelli al chiaro di luna. Qui, "guardare più da vicino" porta il focus del film verso il dettaglio, i materiali visuali e sonori. Eppure, questi non sono mai separati dalla sfera politica: uno scatto del cielo preso dal fondo di un burrone è sufficiente per evocare i fantasmi dei popoli indigeni sradicati, e le cui pitture murarie continuano ad essere presenti. (Charlotte Garson, Cinéma du Réel)
Cinema Permanente è un progetto a lungo termine che prevede l'alternarsi di film d'artista visibili per la durata di un mese all'interno di una sala cinematografica allestita ad hoc.
Il programma propone film che documentano esperienze di attivismo ecologico dal basso o investigano il rapporto tra pratiche artistiche e ambientali, alternando documentari d'artista a fiction.
info e prenotazioni: far@fondazioneratti.org
Ana Vaz è un'artista e filmmaker brasiliana nata nella parte centro-occidentale del paese, lì dove ci sono gli spettri sepolti dalla sua capitale modernista: Brasília. Originaria del Cerrato e nomade per scelta, Ana ha vissuto nelle terre aride del Brasile centrale e dell'Australia meridionale, nelle mangrovie della Francia settentrionale e nelle coste nord-est dell'Atlantico. La sua filmografia attiva e interroga il cinema quale arte dell'(in)visibile e quale strumento capace di deumanizzare l'umano, espandendo le sue connessioni con forme di vita più-che-umane e spettrali. Conseguenza o espansione della sua attività cinematografica, la sua pratica spazia anche nel campo della scrittura, della pedagogia critica, dell'installazione e delle passeggiate collettive. Ana Vaz è membro fondatore del collettivo COYOTE, un gruppo interdisciplinare che lavora tra ecologia e scienza politica attraverso dei formati concettuali e sperimentali.
Margarida Mendes è una ricercatrice, curatrice, artista ed educatrice che esplora la sovrapposizione tra sistemi di pensiero, cinematografia sperimentale, pratiche sonore e pedagogia. Ha creato dei forum transdisciplinari, mostre e lavori esperienziali in cui modelli educativi alternativi e pratiche sensoriali possono catalizzare l'immaginazione politica e proporre un'azione costruttiva. Mendes è stata a lungo coinvolta dell'attivismo anti-estrattivo, e ha collaborato con ONG, università e istituzioni del mondo dell'arte. Ha conseguito un PhD in Research Architecture presso il Department of Visual Cultures della Goldsmiths University di Londra. Per il suo progetto di ricerca, Sensorial Ecologies, ha utilizzato pratiche di ascolto per monitorare e registrare gli ecosistemi in collaborazione con diversi sound artist, ricercatori, scienziati e attivisti che hanno indagato il suono quale mezzo per tracciare la corrente crisi ambientale. È membro del Natural Contract Lab, un collettivo transdisciplinare di avvocati e artisti che lavorano sulla giustizia ristorativa e i diritti della natura in Europa.
14
febbraio 2025
Cinema Permanente #3 || Apiyemiyekî? (2019) / Olhe Bem as Montanhas (2018), di Ana Vaz
Dal 14 febbraio al 14 marzo 2025
arte contemporanea
cinema
cinema
Location
FONDAZIONE ANTONIO RATTI – VILLA SUCOTA
Como, Via Per Cernobbio, 19, (Como)
Como, Via Per Cernobbio, 19, (Como)
Orario di apertura
18
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