Mi piacerebbe portarvi a fare un viaggio virtuale, partendo dalle stazioni che frequento
principalmente durante il pendolarismo Brescia - Milano.
Un viaggio pensando ai treni di una volta, ai treni in disuso, abbandonati, al bello che si può
cogliere osservando fuori dal finestrino campi di papaveri o di lavanda.
Un pendolare sogna spesso treni puliti, puntuali, con qualche optional attualmente non
presente e che forse non ci sarà mai, come un centro benessere, un tapis roulant, un bar
gratuito che allievi i ritardi, una rotaia senza intoppi, magari che viaggi nel profondo dei
mari o in cielo, libero da vincoli spazio-temporali.
Un pendolare osserva i suoi compagni di viaggio, entra in empatia; ascolta gli sfoghi
lavorativi/familiari in segreto e confidenza; per questo penso al treno come a un “porto
franco”.
Ecco allora i volti del treno.
Infine una sezione dedicata a un viaggio personale nel millennio, nella dominazione.
È una libera interpretazione di spettacoli teatrali tecno-mitologici proposti dalla compagnia
teatrale “La Fura dels Baus” [rispettivamente: “Hombre del millennio” e “Imperium”].
Allora…buon viaggio!
Cinzia Belotti