La mostra nasce dal desiderio dell'autore di descrivere con le immagini una regione che secondo più accezioni può essere considerata il nostro Oriente più prossimo: il Kosovo. Oriente inteso come denominazione di territori o paesi situati a est secondo un punto preso come riferimento rispetto all’Europa o all’Italia in questo caso. Ma anche l’Oriente come un luogo emarginato e sfruttato sia sul versante economico che su quello culturale, un luogo di idee diverse quando non opposte, un posto senza frontiere da sorpassare ma allo stesso tempo chiaramente riconoscibile. Un Oriente che può quindi essere identificato anche e soprattutto in una regione in profonda crisi come il Kosovo, che, dopo pochi anni dalla ribalta internazionale, non sembra più interessare alcun mezzo di comunicazione di massa. Una realtà contenente una condizione di povertà palpabile, di estrema deficienza sociale e contemporaneamente di gioia sfrenata.
Le immagini scelte sono state scattate nel novembre del 2004 in due luoghi appartenenti al territorio kosovaro a prima vista simili ma che nascondono al loro interno differenze sostanziali per la particolare conformazione territoriale razziale e politica che il Kosovo ha raggiunto negli ultimi dieci anni: l’enclave serba di Priluzje (tuttora sotto la protezione della KFOR, la forza internazionale di pace istituita dalla NATO nell’estate del 1999) e la cittadina di popolazione albanese di Runik, villaggio i cui abitanti portano ancora addosso i segni della “pulizia etnica” effettuata dal governo di Belgrado alla fine degli anni novanta.
Un’esposizione il cui significato ultimo abbraccia quello primario, derivante dal significato stesso di un termine, quello di mostra, che mai come in questa occasione aderisce perfettamente alla sua radice etimologica, la voglia di mostrare appunto, di far vedere, di risvegliare sentimenti forse sopiti “utilizzando”, a tal proposito, semplicemente la realtà che il mezzo fotografico cattura, per definizione, senza menzogna.

Ciro Meggiolaro è nato a Padova nel 1978 e si è laureato nel 2004 in Scienze della comunicazione presso l’Università degli studi La Sapienza di Roma.Ideatore e realizzatore di FIBRE, personale di fotografia organizzata dalla Procult e ospitata dall’associazione culturale Beba do Samba, Roma.
Vincitore del premio Miglior fotografo di reportage per il progetto Fanfara australe, durante il sixdaysonicmadness2004, presso il castello medioevale di Guardia Sanframondi (Benevento). Ha lavorato come fotografo di scena nel cortometraggio Mistificazione, regia di Roberto Zazzara. Ideatore, realizzatore e partecipante alla mostra fotografica collettiva ANIMADVERSIONE ospitata presso le ex-Carceri Borboniche all’interno del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.Vincitore del terzo premio del concorso fotografico nazionale gli studenti>>>laboratori metropolitani, patrocinato dalla Commissione Speciale Roma Capitale del Comune di Roma in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma.