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Claudia Raza – Text works
Claudia Raza ritorna a Cividale del Friuli con una nuova mostra che focalizza la sua molteplice personalità di pittrice, grafica e poetessa.
Comunicato stampa
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Claudia Raza ritorna a Cividale del Friuli con una nuova mostra che focalizza la sua molteplice personalità di pittrice, grafica e poetessa. Una rassegna, quindi, emblematica e importante, quasi un omaggio alla sua città natale dove inizialmente ha frequentato le lezioni di Vitiello e Tomadini, per poi a Trieste seguire la Scuola Libera di Figura del Museo Revoltella (Nino Perizi) e la Scuola di Acquaforte di Carlo Sbisà. Successivamente la Raza ha perfezionato a Venezia l’arte dell’indecisione alla Scuola Internazionale di Grafica con Sene, Licata, Simon, Missieri e Bragaglia, partecipando infine alla fondazione della stamperia Tintoretto.
Settanta mostre personali e più di 400 collettive in Italia e all’estero non hanno impedito alla Raza di coltivare il suo talento poetico, immortalato in tre apprezzate raccolte di liriche.
Tutto questo andava ricordato per meglio approcciare le opere esposte in questa rassegna – afferma Franco Rosso nella presentazione - che allinea acrilici su tela e una serie recentissima di acquerelli e tecniche miste su carta. Gli spunti vanno ricondotti alla natura del Carso e alla foce del Timavo; i riferimenti sono le avanguardie del primo novecento e – attraverso balenii grafici alla Hartung e gestualità alla Gorky – si arriva alle ultime opere calligrafiche, sintesi di una ricerca di tipo verbovisuale.
Dalla natura del Carso Claudia Raza coglie i contrasti imprevedibili della sua natura aspra e dolce che lo trasformano in una metafora esistenziale, in uno specchio di provocazione e confronto. E qui all’artista si affianca il poeta, per cercare di rappresentare l’indicibile, quella complessità sempre più nascosta e silenziosa che abita l’esistenza. Claudia Raza risponde a questa chiamata attraverso la complessità della tecnica e lo sconfinamento interdisciplinare, rovesciando il tradizionale concetto di pittura come arte della rappresentazione visiva e declinando un nuovo inventario per la rincorsa tra arte visiva e arte della parola. E nelle opere più recenti identifichiamo un ponte tra il verbale e il visivo: segno verbale e immagine, segno verbale e segno disegnativo, segno verbale e definizione dello spazio, segno verbale e dinamica del pensiero. Troviamo parole estrapolate dalla vita quotidiana, versi, pensieri, obiets trouves volati in un contesto nuovo per assumere significati più ampi, magari diversi.
Ecco, allora, che le matasse di fili arborei che si piegano come fili d’erba a un soffio di vento (negli acrilici su tela) quasi a simboleggiare la fragilità dell’uomo contemporaneo, diventano la scrittura dei vegetali, dalla quale la Raza ritrova (negli acquerelli su carta) una nuova scrittura umana, il sentimento semplice dei tracciati, dei gangli e delle spirali, il modo di unire e separare, attraverso una scrittura manuale che spesso mortifica la possibilità di lettura, allontana il senso, per divenire grafia, lettere lacerate o parvenze di parole.
Ma l’obbiettivo non è la qualità visiva della scrittura (soprattutto non in quanto immagine in se) bensì indicare la commutazione del gesto manuale in segno e poi in linguaggio. Perché è nel gesto, nell’andamento della mano che scrive, che si concentra il senso primo del segno, e pertanto anche la lettura può non seguire le modalità grammaticalmente e linguisticamente predefinite, per invitare a rifare ciò che ha fatto la mano, seguendo più e vari percorsi, sopra e attraverso la trasparenza della superficie, reinventando l’autenticità e l’energia originaria e primitiva del fare artistico.
26
giugno 2010
Claudia Raza – Text works
Dal 26 giugno al 07 luglio 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIO CORTEQUATTRO
Cividale Del Friuli, Corte S. Francesco, (Udine)
Cividale Del Friuli, Corte S. Francesco, (Udine)
Orario di apertura
venerdi 16.00/19.30 sabato e domenica 10.30/12.30 – 16.00/19.30
Vernissage
26 Giugno 2010, ore 18-20
Sito web
www.franco-rosso.it
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