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Claudia Rordorf – Straniera
Una performance che coinvolge un individuo alla volta e che differente risulta a seconda di chi vi è coinvolto. Un racconto “a tu per tu” dopo che l’artista prende per mano la persona e la porta con se per farla entrare nel suo piccolo mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Claudia Rordorf al mimumo MICROMUSEOMONZA
Giovedì 13 – mercoledì 26 ottobre 2016
Biografia
Claudia Rordorf nata a Monza, dopo iniziali studi classici, ha conseguito il diploma di pittura alla NABA di Milano con il maestro Claudio Olivieri. In seguito ha frequentato il corso triennale di illustrazione del Castello Sforzesco di Milano. Ha quindi proseguito sperimentando differenti ambiti creativi. Ha vissuto per qualche anno in Umbria dove ha collaborato con la famiglia Fo. Parallelamente ha proseguito con la sua ricerca artistica e personale dedicata prevalentemente al tema del femminile, osservandolo da differenti angolature spostandosi dalla pittura ad un’idea di arte di tipo performativo e relazionale. Tornata a Milano nel 2013 ha messo a punto il progetto Fedora in cui riassume la propria idea di arte a 360°, di questione femminile, indagine personale, di analisi dei condizionamenti e superamento degli stessi attraverso percorsi di consapevolezza e benessere nel territorio. Studia canto, Feldenkrais e cerca di approfondire il lavoro con il corpo per potere continuare nell’apprendimento e nella crescita personale e artistica.
Lungo e costante è il processo di analisi dell’altro e di se su cui si basa la maggior parte del suo lavoro, dove vita e opera si fondono. Il motto che la accompagna nella strada che sta cercando di costruire, un giorno sapendo cosa sta facendo, il giorno dopo mettendolo in discussione, è: “ l’unica cosa che ti appartiene è la tua storia, quindi crea una bella storia! “
“ Straniera”- performance
Una performance che coinvolge un individuo alla volta e che differente risulta a seconda di chi vi è coinvolto. Un racconto “a tu per tu” dopo che l’artista prende per mano la persona e la porta con se per farla entrare nel suo piccolo mondo. Lo spettatore-confidente ascolta-osserva la brevissima storia fatta di immagini montate in un video. La reazione, la comprensione, la partecipazione di chi interagisce è fondamentale e determina di volta in volta un nuovo esito a ciò che è l’evento apparentemente sempre uguale. Le immagini sono quelle create dall’artista in collaborazione con il fotografo Luca Meola, per narrare della storia di una donna straniera che giunge a Milano da un tempo ed un luogo lontani, surreali, con una valigia carica di speranze ed aspettative e un mondo in guerra alle spalle, mascherata e quasi disumana. Storia di una ricerca interiore, di un viaggio e di una rinascita. Le immagini parlano di chi si è perso e di una ricerca interiore nel segno della crescita e dell’evoluzione. Piccolo racconto che augura convivenza pacifica e integrazione con se stessi e con gli altri, al di là delle paure e dei nostri incubi personali e collettivi. Dove ad un certo punto la scelta è sempre e solo nostra sullo scendere o meno a compromessi e imparare a convivere con le parti che ci abitano, anche le più scomode e con il mondo degli altri. Ipotesi quindi di imparare il linguaggio condiviso, pur mantenendo le proprie peculiarità uniche e imprescindibili. Storia di una trasformazione e di una donna, una donna come tante, una donna straniera nel luogo in cui giunge .Lo spettatore che vedrà con l’artista il breve video, ascoltando questa storia, aiuta straniera a liberarsi. Sono i racconti che aiutano a lasciare andare, sono le storie che salvano il mondo, così dicono gli indiani d’America, e ciò vuole dire la performance. E questo come in una bolla, visibile ma allo stesso tempo distante dal mondo, mentre, tutto intorno, la vita continua a scorrere, incessante.
“ Dunque ricordate - se vagate nel deserto ed è quasi l’ora del tramonto e vi siete un po’ perdute e siete stanche - che siete fortunate, perché forse la Loba può prendervi in simpatia e mostrarvi qualcosa, qualcosa dell’anima” da Donne che corrono con i lupi, Clarissa Pinkola Estès.
La performance straniera che è stata effettuata a Milano a Brera in occasione della collettiva Eretica presso lo spazio M’Arte, nel festival Milanoff nel quartiere Isola di Milano, a Dergano per la festa del quartiere, poi nel giardino di Munschasc a Monza, poi al mimumo MICROMUSEOMONZA(performance mercoledì 12 ottobre ore 21.00 - 23.00)
www.claudiarordorf.it
Giovedì 13 – mercoledì 26 ottobre 2016
Biografia
Claudia Rordorf nata a Monza, dopo iniziali studi classici, ha conseguito il diploma di pittura alla NABA di Milano con il maestro Claudio Olivieri. In seguito ha frequentato il corso triennale di illustrazione del Castello Sforzesco di Milano. Ha quindi proseguito sperimentando differenti ambiti creativi. Ha vissuto per qualche anno in Umbria dove ha collaborato con la famiglia Fo. Parallelamente ha proseguito con la sua ricerca artistica e personale dedicata prevalentemente al tema del femminile, osservandolo da differenti angolature spostandosi dalla pittura ad un’idea di arte di tipo performativo e relazionale. Tornata a Milano nel 2013 ha messo a punto il progetto Fedora in cui riassume la propria idea di arte a 360°, di questione femminile, indagine personale, di analisi dei condizionamenti e superamento degli stessi attraverso percorsi di consapevolezza e benessere nel territorio. Studia canto, Feldenkrais e cerca di approfondire il lavoro con il corpo per potere continuare nell’apprendimento e nella crescita personale e artistica.
Lungo e costante è il processo di analisi dell’altro e di se su cui si basa la maggior parte del suo lavoro, dove vita e opera si fondono. Il motto che la accompagna nella strada che sta cercando di costruire, un giorno sapendo cosa sta facendo, il giorno dopo mettendolo in discussione, è: “ l’unica cosa che ti appartiene è la tua storia, quindi crea una bella storia! “
“ Straniera”- performance
Una performance che coinvolge un individuo alla volta e che differente risulta a seconda di chi vi è coinvolto. Un racconto “a tu per tu” dopo che l’artista prende per mano la persona e la porta con se per farla entrare nel suo piccolo mondo. Lo spettatore-confidente ascolta-osserva la brevissima storia fatta di immagini montate in un video. La reazione, la comprensione, la partecipazione di chi interagisce è fondamentale e determina di volta in volta un nuovo esito a ciò che è l’evento apparentemente sempre uguale. Le immagini sono quelle create dall’artista in collaborazione con il fotografo Luca Meola, per narrare della storia di una donna straniera che giunge a Milano da un tempo ed un luogo lontani, surreali, con una valigia carica di speranze ed aspettative e un mondo in guerra alle spalle, mascherata e quasi disumana. Storia di una ricerca interiore, di un viaggio e di una rinascita. Le immagini parlano di chi si è perso e di una ricerca interiore nel segno della crescita e dell’evoluzione. Piccolo racconto che augura convivenza pacifica e integrazione con se stessi e con gli altri, al di là delle paure e dei nostri incubi personali e collettivi. Dove ad un certo punto la scelta è sempre e solo nostra sullo scendere o meno a compromessi e imparare a convivere con le parti che ci abitano, anche le più scomode e con il mondo degli altri. Ipotesi quindi di imparare il linguaggio condiviso, pur mantenendo le proprie peculiarità uniche e imprescindibili. Storia di una trasformazione e di una donna, una donna come tante, una donna straniera nel luogo in cui giunge .Lo spettatore che vedrà con l’artista il breve video, ascoltando questa storia, aiuta straniera a liberarsi. Sono i racconti che aiutano a lasciare andare, sono le storie che salvano il mondo, così dicono gli indiani d’America, e ciò vuole dire la performance. E questo come in una bolla, visibile ma allo stesso tempo distante dal mondo, mentre, tutto intorno, la vita continua a scorrere, incessante.
“ Dunque ricordate - se vagate nel deserto ed è quasi l’ora del tramonto e vi siete un po’ perdute e siete stanche - che siete fortunate, perché forse la Loba può prendervi in simpatia e mostrarvi qualcosa, qualcosa dell’anima” da Donne che corrono con i lupi, Clarissa Pinkola Estès.
La performance straniera che è stata effettuata a Milano a Brera in occasione della collettiva Eretica presso lo spazio M’Arte, nel festival Milanoff nel quartiere Isola di Milano, a Dergano per la festa del quartiere, poi nel giardino di Munschasc a Monza, poi al mimumo MICROMUSEOMONZA(performance mercoledì 12 ottobre ore 21.00 - 23.00)
www.claudiarordorf.it
12
ottobre 2016
Claudia Rordorf – Straniera
Dal 12 al 26 ottobre 2016
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
MIMUMO MICROMUSEOMONZA
Monza, Via Lambro, 3, (Monza E Brianza)
Monza, Via Lambro, 3, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 00.00-24.00
Vernissage
12 Ottobre 2016, ore 21.00 - 23.00
Autore
Curatore