Claudio Angione ed Alfredo Granata realizzano una installazione a quattro mani nel vecchio, piccolissimo, da poco restaurato, mercato del pesce di Riace.
Un microambiente che viene occupato, in modo contraddittorio, con una serie di pesci rossi: otto pesci per otto bocce di vetro poste in ordine sulle due mensole che sorreggevano le cassette dei pesci, morti, da vendere.
Due altoparlanti riproducono il concerto “Empty Words” di John Cage (1977, Teatro Lirico di Milano).
Parole vuote contro il silenzio: due forme di isolamento.
Sembra prendere corpo l’enigma ricorrente della fuga verso sud alla ricerca della propria identità o dal sud alla ricerca della propria affermazione.
Non è la prima volta che Angione e Granata si propongono in opere condivise.
Tra le ultime ricordiamo:
“vicolocieco” rovito 2003 (installazione permanente)
“sopra-luoghi” cosenza 2003 (video-installazione)
“rumori” cosenza 2004 (installazione)
