"Come può un pittore intelligente come Bottura lui che ha rifiutato il manierismo, essere ancora animato da quei sentimenti che erano radicati in una realtà tutta diversa? Ecco perchè quando ci avviciniamo agli artisti come Bottura li dobbiamo guardare, per capirli, con occhi nuovi e diversi.
Essi non portano con sè un bagaglio storico, sono liberi di sognare e di inventare. La pittura di Bottura è in fondo un recupero del reale, un modo di rivivere la bellezza delle cose; bisogna capire che quando Bottura si affaccia al balcone per strappare un brano di luna o la solitaria poesia di un faro nella notte limpida, si abbandona completamente alla poesia del momento senza pensare che il quadro che egli compone possa essere una costruzione intellettuale da confrontarsi con gli altri; è la libertà che piace e dobbiamo ringraziare questo pittore che in pochi anni, nel fiore dell'età ha avuto il coraggio di passare da un buon "paesaggio" lombardo di alberi e fiumi dipinti con grande sensibilità della stagione, come il miglior De Rocchi, ad una moderna invenzione della natura con l'apertura al sogno e al colore senza stilizzazioni ma con l'invenzione sincera nell'emozione artistica".
Raffaele De Grada