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Claudio Carnesecchi – Avrei voluto nascere pittore
Si potrebbe dire che già il titolo della mostra è un programma? Certamente, in questa sintetica frase “avrei voluto nascere pittore” è contenuto un mondo, il mondo artistico di Claudio Carnesecchi con le sue immagini riflesse sull’acqua, quasi dei quadri impressionisti a superare la realtà
Comunicato stampa
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A un certo punto della sua vita, quando realizzava fotografie molto realistiche di soggetto sociale, soprattutto nell’ambito della campagna maremmana, è emerso in lui il bisogno di ritrovare la pittura, perché non essere diventato pittore rappresenta il suo grande rimpianto.
Nasce così questa serie di foto impagabilmente misteriose e sfuggenti, viste al primo sguardo, perché frutto di un inganno: la realtà non appare più per se stessa, ma solo riflessa su una superfice d’acqua. L’immagine colta in questo modo diventa pittorica e supera quello che da una fotografia ci si aspetta, cioè la rappresentazione - più o meno fedele - di quanto esiste concretamente.
Le sue fotografie sembrano quadri impressionisti, dove la realtà è colta solo come seconda chance: prima arrivano le sensazioni che può lasciare dietro di sé un soggetto, una storia, un luogo; effetti che si perdono nei colori forti, nei riflessi a volte impalpabili a volte molto vividi, nelle persone che non sai se siano lì per caso o se rappresentano un mondo esistente... ed è solo attraverso un filtro percettivo razionale che si potrebbe risalire al soggetto reale. Ma in fondo, perché tornare alla realtà?
E’ facile invece perdersi nelle sole sensazioni, nella bellezza delle cromie, nella ricerca di una verità effimera che ciascuna fotografia porta con sé.
Carnesecchi è diventato un pittore, usando paradossalmente la macchina fotografica.
Ma anche la fotografia è un’arte.
Nasce così questa serie di foto impagabilmente misteriose e sfuggenti, viste al primo sguardo, perché frutto di un inganno: la realtà non appare più per se stessa, ma solo riflessa su una superfice d’acqua. L’immagine colta in questo modo diventa pittorica e supera quello che da una fotografia ci si aspetta, cioè la rappresentazione - più o meno fedele - di quanto esiste concretamente.
Le sue fotografie sembrano quadri impressionisti, dove la realtà è colta solo come seconda chance: prima arrivano le sensazioni che può lasciare dietro di sé un soggetto, una storia, un luogo; effetti che si perdono nei colori forti, nei riflessi a volte impalpabili a volte molto vividi, nelle persone che non sai se siano lì per caso o se rappresentano un mondo esistente... ed è solo attraverso un filtro percettivo razionale che si potrebbe risalire al soggetto reale. Ma in fondo, perché tornare alla realtà?
E’ facile invece perdersi nelle sole sensazioni, nella bellezza delle cromie, nella ricerca di una verità effimera che ciascuna fotografia porta con sé.
Carnesecchi è diventato un pittore, usando paradossalmente la macchina fotografica.
Ma anche la fotografia è un’arte.
03
marzo 2018
Claudio Carnesecchi – Avrei voluto nascere pittore
Dal 03 al 16 marzo 2018
fotografia
Location
GALLERIA SPAZIOGRAFICO
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (Grosseto)
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (Grosseto)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 16 - 19
Vernissage
3 Marzo 2018, ore 17.00
Autore
Curatore