Viaggiatore, cosmopolita, non è semplice curiosità quello che spinge Claudio Fiorentini a muoversi sul pianeta, quanto un bisogno profondo di capire per tentare di cambiarlo e i suoi quadri, momenti topici di questo sforzo, sono ricchi di citazioni scavate in profondità dalle culture che lui ha conosciuto.
Una mostra dal sapore vagamente narrativo che promette di essere una vera e propria finestra aperta su quella che sarà, fra qualche anno, l’arte del futuro villaggio globale.


“Sono nato a Roma e ho vissuto in Messico, Francia e Marocco.
Ho messo piede in una quarantina di paesi diversi, e mi sono riempito di colori, odori, ritmi, respiri e cieli diversi.
Con occhio nuovo e spirito irrequieto ho imparato ad amare le diversità e le ricchezze di ogni luogo: linguaggi che odorano di sogni, sogni che arricchiscono la realtà e realtà che tracciano nuovi sogni.
A seguito di un sogno ho cominciato a dipingere, a scrivere romanzi, a tracciare il mio ritmo interiore per trascendere me stesso ed essere qui ed ora come mai lo sono stato prima di ora, perché la vita è un permanente "ora", ed un arco da dove parte la freccia di Oniride”.
Claudio Fiorentini

Claudio Fiorentini ha esposto le sue opere al “Polmone Pulsante” e a “Inartecalcata”. Ha pubblicato il libro di poesie meta-simboliche “Da Comunque Uomo” ed i romanzi “Ovvero le porte del mare”, “Io parlo Jazz”, “Il faro di Bighlise” e “La stella e la sua luce”.