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Claudio Granato – Territori della pittura
Claudio Granato si muove da alcuni anni nel campo della ricerca legato alla pittura e alle sue molteplici modalità espressive, tanto che nelle opere recenti l’artista attua un programmatico ripensamento intorno alle ambiguità della pittura.
Comunicato stampa
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La mostra, è il settimo appuntamento del ciclo Immagini Materie Segni , in cui i critici Ivana D’Agostino e Loredana Rea presentano nell’arco di tempo compreso tra gennaio e giugno otto artisti – oltre a Granato, Giuliano Mammoli , Fernando Rea, Barbara Gurrieri , Angelo Brugnera , Diana Ferrara , Antonella Capponi , Minou Amirsoleimani – differenti per formazione, scelte e, soprattutto, modalità espressive.
Seguendo tre grandi direttrici della ricerca artistica, rappresentate emblematicamente dalle continue sperimentazioni intorno all’immagine, alla materia e al segno, l’intento critico è quello di riflettere sul presente, per cogliere le motivazioni vere delle pratiche espressive e le direzioni tangenti o divergenti dei criteri metodologici e progettuali e restituire, poi, uno spaccato, certamente incompleto, ma sicuramente vitale della contemporaneità.
Claudio Granato si muove da alcuni anni nel campo della ricerca legato alla pittura e alle sue molteplici modalità espressive, tanto che nelle opere recenti l’artista attua un programmatico ripensamento intorno alle ambiguità della pittura, interrogandosi sulla sua identità e sul suo doppio, per moltiplicare all’infinito quel meccanismo di rispecchiamento tra verità e finzione, tra illusione e realtà, che è tipico dell’arte.
Per lo spazio dello Studio Arte Fuori Centro ha realizzato una serie di opere tutte dello stesso formato, se si esclude il grande quadro pensato appositamente per la parete di fondo, di cui ha le dimensioni (cm. 268x275). Il nucleo di partenza è un frammento strappato alla realtà, soprattutto immagini prese dai giornali, intorno cui lavora costruendo piani di colore stridenti, ma di grande impatto visivo. Ma quelli che l’artista lascia emergere dal colore sono frammenti di immagini, che non raccontano, ma suggeriscono ed evocano, perché Granato azzera ogni tentazione narrativa.
Seguendo tre grandi direttrici della ricerca artistica, rappresentate emblematicamente dalle continue sperimentazioni intorno all’immagine, alla materia e al segno, l’intento critico è quello di riflettere sul presente, per cogliere le motivazioni vere delle pratiche espressive e le direzioni tangenti o divergenti dei criteri metodologici e progettuali e restituire, poi, uno spaccato, certamente incompleto, ma sicuramente vitale della contemporaneità.
Claudio Granato si muove da alcuni anni nel campo della ricerca legato alla pittura e alle sue molteplici modalità espressive, tanto che nelle opere recenti l’artista attua un programmatico ripensamento intorno alle ambiguità della pittura, interrogandosi sulla sua identità e sul suo doppio, per moltiplicare all’infinito quel meccanismo di rispecchiamento tra verità e finzione, tra illusione e realtà, che è tipico dell’arte.
Per lo spazio dello Studio Arte Fuori Centro ha realizzato una serie di opere tutte dello stesso formato, se si esclude il grande quadro pensato appositamente per la parete di fondo, di cui ha le dimensioni (cm. 268x275). Il nucleo di partenza è un frammento strappato alla realtà, soprattutto immagini prese dai giornali, intorno cui lavora costruendo piani di colore stridenti, ma di grande impatto visivo. Ma quelli che l’artista lascia emergere dal colore sono frammenti di immagini, che non raccontano, ma suggeriscono ed evocano, perché Granato azzera ogni tentazione narrativa.
18
maggio 2004
Claudio Granato – Territori della pittura
Dal 18 maggio al 04 giugno 2004
arte contemporanea
Location
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20
Vernissage
18 Maggio 2004, ore 18,00