La mostra Visioni Private II-manichini è la continuazione di un percorso di ricerca che è iniziato qualche tempo fa che ha come tema il corpo femminile nelle sue varie forme .

Corpi nudi liberi di una serie di manichini in fila in una vetrina.
Corpi smembrati di manichini in attesa di essere ricomposti.
Corpi nudi abbracciati dopo un rapporto amoroso.
Mani che accarezzano il corpo,teste che sembrano inanimate ma con occhi che guardano.

Come nei versi di Ilaria Secli’ che accompagnano le foto della mostra
E appena potè lo sguardo volse altrove
E appena potè lo volse non ad un uomo,
E soffiò parole e le disperse
Alcuni versi tratti da “D’Indolenti Dipendenze” di Ilaria Secli’.

La mostra e composta da 13 foto a colori dimensioni 40x60


Claudio Longo si fa fotografo su quella linea che segna il confine tra scena e pubblico.
Linea privilegiata che muove lo sguardo, lo isola in una contemplazione "mírata" e attenta del lavoro della messa in scena.
E’ la sua passione per il jazz e poi per il teatro che lo spinge a farsi testimone privilegiato degli eventi di cui è spettatore, raccogliendo lo sguardo dietro la macchina fotografica, segnando un percorso sempre più consapevole del ruolo che questa pratica attiva e militante cresceva.
E’proprio questa militanza la chiave per comprendere la sua crescita professionale nell'ambito della fotografia di scena e del fotoreportage.
Costanza di presenza documentaria e una buona dose di testardaggine nell'imporsi e nel farsi riconoscere come figura necessaria nel lavoro di produzione e di documentazione del territorio, sono le caratteristiche della sua produzione fotografica.
Dal 1998 è iscritto all'Albo dell'Ordine dei Giornalisti come Pubblicista.
Attualmente lavora come fotoreporter presso il quotidiano “Nuovo Quotidiano di Puglia”.