A 35 anni dalla prima Delocazione , Claudio Parmiggiani torna al Palazzo dei Musei di Modena.
L’occasione è data dal festivalfilosofia 2005 sui sensi che ha invitato l’artista – uno dei più vicini all’orizzonte di pensiero della filosofia - a realizzare un’opera per il vasto atrio di accesso al Palazzo. Trentasei campane di bronzo schierate in ranghi stretti sotto le alte volte del porticato accolgono il visitatore e lo immettono all’esperienza tutta interiore della memoria e del tempo. Il luogo, quasi fosse guardato dall’avvenire di una scomparsa, ne viene interamente riconfigurato come un teatro di silenzio. Silenzio potente, che si estende anche alle urne e ai frammenti antichi del lapidario romano, e in virtù del quale il visitatore è investito dalle voci soffocate nel cuore delle campane, resti immemoriali e inaccessibili chiamati a risalire nel tempo presente.
I temi della sottrazione e della traccia, della scomparsa e della sopravvivenza, già interamente presenti nella prima Delocazione del 1970 – realizzata da Claudio Parmiggiani in una delle sale del medesimo Palazzo dei Musei, allora sede della Galleria civica – trovano qui nuova immagine e sottolineano il percorso straordinariamente coerente dell’artista.
In silenzio a voce alta è il titolo dell’ opera, che resterà a Modena fino al 18 dicembre 2005.