Quasi per caso, nel 2011, mentre Clementine si divertiva con il suo iPad, è nato questo curioso personaggio, Bluey,
una ragazzina di quattro anni circa, tenace e impulsiva, che osserva il mondo dalla sua unica e peculiare
prospettiva, a volte innocente e naive, altre cinica e più malinconica.
Personaggio solitario, Bluey non ha i tanti amici che attorniano Charlie Brown. Ma come il Piccolo Principe aveva la
rosa e la volpe come compagni di avventura, così la solitudine di Bluey è alleviata da PiPi, un piccolo e grassoccio
pinguino. PiPi è il migliore amico di Bluey, anche perché non parla a vanvera, non avendo la bocca e, data la sua
natura docile e inoffensiva, non si offende se viene trattato come uno zerbino. Ma per quanto egli venga
maltrattato, PiPi rimane sempre al fianco di Bluey, anche perché le sue corte zampette non lo porterebbero certo
lontano e perché tra i due esiste in realtà un legame invisibile e una profonda affinità. Clementine Chan crea le illustrazioni che hanno Bluey come protagonista secondo il motto “una Bluey al giorno leva il medico di torno”, come sorta di auto-terapia che la aiuti a dimenticare gli affanni quotidiani e riprendersi dalla frenetica vita lavorativa. Poiché Bluey rappresenta una proiezione, una sorta di alter-ego dell’artista, è facile associare Bluey alla sua creatrice. Clementine Chan utilizza la lingua inglese nelle sue illustrazioni che ci narrano delle vicende, dei pensieri e degli stati d’animo di Bluey, perché in questa lingua la parola blue è ricca di simbolismo: può infatti connotare melanconia o tristezza, comportamento morale integerrimo, il colore del cielo, un evento inaspettato e improvviso, aristocratiche discendenze. Inoltre, l’artista è anche una irriducibile pittrice a olio, e il blu è tra i colori quello forse con le maggiori gradazioni: oltremare, blu notte ed elettrico, cobalto e Navy,blu polvere, reale, fiordaliso. Il blu è insomma un colore che ti cattura una volta che inizi a esplorarlo, come sapràfare Il mondo di Bluey con coloro che vorranno conoscerlo.