La Fotografia è arte dell’attimo, dello sguardo, dell’emozione. Ma contrariamente a diffuse opinioni, poco viene lasciato all’ingerenza del caso e la bellezza di un’immagine non è soggetta all’utilizzo o meno di sofisticate strumentazioni; la Fotografia non riproduce macchinalmente il reale, ma cattura il dato oggettivo solo per restituirlo ampliato e intriso del significato che unicamente l’occhio del fotografo sa dargli o fargli manifestare. A prescindere dai soggetti, o dalle tecniche e tecnologie di ripresa utilizzate, a prescindere dal ricorso o meno agli interventi di elaborazione o a trattamenti di stampa, ogni fotografia riporta un’intenzione, una visione del mondo e della vita, un desiderio di scoperta e di rivelazione. Per questo ogni fotografia contiene l’impronta, la firma, l’auto-ritratto di chi l’ha scattata, per questo, dietro ogni clic, tutto è effettivamente come sembra, ogni finzione e ogni oggettività è immagine autentica di una relazione particolare con il mondo.

In questa rassegna, è stato richiesto agli artisti di esporre i lavori che maggiormente li caratterizzano, quelli che, fra le centinaia e le migliaia di scatti effettuati, più degli altri essi sentono come propri, rispondenti al proprio “io”, cercati e trovati nel bagaglio della propria immaginazione ed emozione. Ogni fotografo presenta quattro opere, segnando così, con una sorta di personale identikit, il percorso espositivo che si costruisce quindi attraverso la pluralità dei linguaggi tecnici e delle sensibilità. Si crea un panorama composito e fascinoso in cui l’osservatore riesce a reperire forme e interpretazioni di una verità che a volte, nella frazione infinitesimale di un attimo di luce, la realtà dell’esistente mostra allo sguardo, al cuore, alla fantasia di un artista.