Con il Patrocinio del I Municipio - Roma Centro Storico
L’avvento del digitale ha soppresso la creatività?
La “post-produzione” ha reso facile a tutti ottenere belle foto?
In quest’epoca di “fotoscioppisti” c’è ancora spazio per un buono scatto?
Domande da profani e dilettanti! Mai come in questo caso la tecnologia è stata al servizio della creatività ed ha allargato sensibilmente gli orizzonti di chi cerca di comunicare con le immagini. La storia della fotografia ci dice che dal dagherrotipo al digitale i passi evolutivi sono stati innumerevoli ed il buon professionista ha sempre cercato di mantenersi in linea con lo sviluppo tecnologico che offriva nuove possibilità.
Eppure la foto parte sempre da lì. Dall’occhio strizzato nel mirino come a cercare di fermare il mondo stesso, nell’eterna consapevolezza di poter fissare l’esistenza intera in quello scatto. E poi di corsa a ritagliare l’immagine togliendo il superfluo, ad accarezzarla con i livelli, ad addolcirla con i blur, ad esasperarla con la saturazione. Infine la scelta del supporto e della stampa. Sembra di assistere all’opera di un vecchio artigiano nella sua bottega. Da qui il titolo “Click&co”, quasi a significare che la produzione di un’immagine che dia all’osservatore grandi senzazioni è il risultato di un attimo, un “click”, ma anche di un grande ed abile lavoro di rimodellamento e di post-produzione.