CLOSE UP ART “Arte in primo piano”

L’Arte si riconferma ospite gradita al Liassidi Palace Hotel di Venezia che dal 15 ottobre 2010 accoglierà la seconda mostra del Maestro Malipiero. La rassegna si propone come un ciclo di una decina di esposizioni della durata di un mese e mezzo circa, all'interno del salone d'onore al primo piano del Liassidi Palace Hotel di Venezia, a cura di Valentina Barotto e in collaborazione con Artantide.com, promossa nell’ambito delle varie manifestazioni d'arte e di cultura in corso a Venezia, quali la Biennale dell'Architettura e la prossima Biennale d'Arte.

Lo scopo del progetto è di favorire la promozione culturale attivando un insieme di servizi a supporto di tutti quegli artisti, di particolare interesse, in cerca di uno spazio espositivo fuori dagli schemi della galleria d'arte tradizionale.

Nell'ambito di un profilo culturale già delineato, ovvero quello di mettere in risalto la valenza storica del prestigioso Liassidi Palace Hotel, si offre ai visitatori la possibilità di apprezzare iniziative ed eventi del multiforme mondo dell'arte in un luogo esclusivo ed elegante.

La mostra personale dell'Artista concorre ad impreziosire la stagione artistica proponendo venti tele dove Piero Maffessoli, in arte Malipiero, nato a Brescia nel 1934 ma che dal 1939 vive a Firenze. Dopo la sua formazione scolastica inizia la collaborazione con la rivista Numero diretta da Fiamma Vigo. Nel 1976 ha fondato la rivista Visual in collaborazione con Antonio Bueno. Nel 1979 cessata l'esperienza di Visual dà inizio alle pubblicazioni di Meta - parole e immagini diretta da Claudio Cerritelli.

Tra le città che hanno organizzato sue esposizioni personali si citano Firenze, Mantova, Caltanissetta, Grosseto, Vicenza, Taormina e Città del Cairo (nel 2002).

Importante sostenitore della poesia visiva, Malipiero ha spesso usato le parole come colore, le frasi come pennellate, citando graficamente le parole di poeti, scrittori e personaggi molto illustri creando così un'integrazione di parole e immagini. L'evoluzione della sua esperienza artistica l'ha portato a prendere le distanze dalla poesia visiva più rigorosa e a indirizzare la sua ricerca verso la sovrapposizione di immagini diverse che rievocassero pensieri poetici, senza doverli riportare in scrittura. Attraverso un lavoro minuzioso e preciso, l'artista opera una sintesi tra le figure riuscendo però a mantenere riconoscibili le caratteristiche delle immagini originali.
Lo spettatore si trova davanti una visione ludica, un gioco di messe a fuoco alternate in grado di trasformare il risultato. La trama che lega la maggior parte dei lavori di Malipiero è un intersecarsi di immagini artistiche di paesaggi, profili di città che trovano un connubio perfetto capace di risaltare i tratti e le espressioni. I soggetti scelti dall'artista fanno parte sempre di una cornice sociale culturalmente elevata: predilige foto di altissimo livello tecnico che catturano il fascino eterno di personaggi icone di uno spettacolo divino. L'Olimpo irraggiungibile di modelli perfetti ed eterei si confonde con le immagini reali di luoghi fisicamente conosciuti a livello internazionale. Il valore della femminilità e della sensualità sono esaltati al massimo livello secondo un pudore ricco di fascino che si fa immortale nell'atto artistico.

L'arte di Malipiero nel contesto della città del Cinema per eccellenza, rende ancora più affascinanti i suoi personaggi, gli stessi che si potrebbero immaginare mentre sfilano sul tappeto rosso del Festival del Cinema a Venezia, in un'aura di lusso e raffinatezza. Quelle icone sono trasformate in “pennellate” che mantengono quel sapore di eterna classe, ricco di rimandi romantici, nella città più romantica per eccellenza.