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Colloqui – Alessandra Porfidia
Il titolo della mostra, Colloqui, suggerisce la relazione complessa tra le opere scultoree e pittoriche, tra l’immaginazione e la materia e, non da ultimo, tra i fruitori e le opere esposte.
Comunicato stampa
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Colloqui riassume dieci anni di ricerca di Alessandra Porfidia, attraverso una scelta di sculture ed opere pittoriche. Inserita nel programma Munix Arte del X Municipio di Roma, la personale è ospitata negli spazi interni ed esterni della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata. Con sculture in acciaio, bronzo, pietra, libri-scultura in carton plume, opere pittoriche materiche e acrilici su tela, la mostra raccoglie lavori dal ’94 al 2004, mettendo in rilievo un percorso creativo teso tra la ricerca sullo spazio e la poetica della materia.
Il titolo della mostra, Colloqui, suggerisce la relazione complessa tra le opere scultoree e pittoriche, tra l’immaginazione e la materia e, non da ultimo, tra i fruitori e le opere esposte. Scavando nelle anse della soggettività e aprendosi al contempo alle suggestioni dei materiali, la ricerca della Porfidia ha preso forma in cicli diversi: Teatro dell’Io, Teatro del Corpo, Figure-paesaggio e Intorno al Vuoto.
Le opere esposte nascono da una ricerca intrapresa dieci anni fa, da un lavoro pittorico-materico con pigmenti puri e sabbie, a seguito di viaggi in Africa. Traspare il desiderio di porre l’accento sui legami di appartenenza tra l’uomo e il mondo attraverso la tattilità, la materia e la memoria, anche fisica, suggerita proprio dai pigmenti-polvere e dalle sabbie: un invito a fare ancora i conti con il mondo e gli strati profondi dell’essere, per ricreare una linea di “senso”, sia pure nella disseminazione e nella dissipazione.
Le soluzioni segnico- pittoriche vivono in stretta dialettica con le sculture, nelle quali è evidente la tensione tra la fisicità scultorea e la tensione psichica racchiusa nel gesto segnico primario.
Un grande acciaio nero, “Big Composition”, premiato nel ’99 alla Triennale Internazionale di Scultura di Osaka, introduce nella mostra ad un’altra direttrice d’ispirazione: la scultura come sintesi scenografica tra le forme piene e il vuoto. Le grandi dimensioni sono peculiari di questa ricerca, ma anche il colloquio con l’ambiente organico, naturale. Il silenzio e lo spazio creato dai versi brevi della poesia Haiku giapponese, si materializzano plasticamente nei “Libri –Scultura” ad essa ispirati. Una “Stele della Poesia” propone nella Mostra quattro di questi “Libri – Scultura“ del 2001, scenografie articolate dal vuoto che ritmano lo spazio come se interpretassero concentrazioni e densità sonore e di luce.
Alessandra Porfidia, già presente alla XII Quadriennale di Roma, ha esposto in Giappone, Stati Uniti, Francia ed Egitto.
Il titolo della mostra, Colloqui, suggerisce la relazione complessa tra le opere scultoree e pittoriche, tra l’immaginazione e la materia e, non da ultimo, tra i fruitori e le opere esposte. Scavando nelle anse della soggettività e aprendosi al contempo alle suggestioni dei materiali, la ricerca della Porfidia ha preso forma in cicli diversi: Teatro dell’Io, Teatro del Corpo, Figure-paesaggio e Intorno al Vuoto.
Le opere esposte nascono da una ricerca intrapresa dieci anni fa, da un lavoro pittorico-materico con pigmenti puri e sabbie, a seguito di viaggi in Africa. Traspare il desiderio di porre l’accento sui legami di appartenenza tra l’uomo e il mondo attraverso la tattilità, la materia e la memoria, anche fisica, suggerita proprio dai pigmenti-polvere e dalle sabbie: un invito a fare ancora i conti con il mondo e gli strati profondi dell’essere, per ricreare una linea di “senso”, sia pure nella disseminazione e nella dissipazione.
Le soluzioni segnico- pittoriche vivono in stretta dialettica con le sculture, nelle quali è evidente la tensione tra la fisicità scultorea e la tensione psichica racchiusa nel gesto segnico primario.
Un grande acciaio nero, “Big Composition”, premiato nel ’99 alla Triennale Internazionale di Scultura di Osaka, introduce nella mostra ad un’altra direttrice d’ispirazione: la scultura come sintesi scenografica tra le forme piene e il vuoto. Le grandi dimensioni sono peculiari di questa ricerca, ma anche il colloquio con l’ambiente organico, naturale. Il silenzio e lo spazio creato dai versi brevi della poesia Haiku giapponese, si materializzano plasticamente nei “Libri –Scultura” ad essa ispirati. Una “Stele della Poesia” propone nella Mostra quattro di questi “Libri – Scultura“ del 2001, scenografie articolate dal vuoto che ritmano lo spazio come se interpretassero concentrazioni e densità sonore e di luce.
Alessandra Porfidia, già presente alla XII Quadriennale di Roma, ha esposto in Giappone, Stati Uniti, Francia ed Egitto.
22
aprile 2004
Colloqui – Alessandra Porfidia
Dal 22 aprile al 28 maggio 2004
arte contemporanea
Location
UNIVERSITA’ TOR VERGATA – FACOLTA’ DI LETTERE
Roma, Via Columbia, 1, (Roma)
Roma, Via Columbia, 1, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì: 8/20 – sabato: 8/14
Vernissage
22 Aprile 2004, ore 12, primo piano edificio A