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Compote – Alice Masprone
Accusando smembramenti ad ogni passaggio di “stato”, cerco la metà divisa tramite lo spostamento di oggetti pregni di significato (originario o costruito) che racchiudono e trapelano ricordi e reazioni esternabili.
Comunicato stampa
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performance
DISARTICOLAZIONE (((del discorso succube del significante)))
UMZUG-UMZIEHEN(sich)
TRASLOCARE-CAMBIARE-CAMBIARSI-SPOSTARSI-DIVIDERSI-RITROVARSI
18 Giugno dalle 17:00 alle 21:30 Casa Ghibaudi Via Bertola 39 (TO)
..."continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi perché il tempo sono io."
Antonin Artaud
dimensioni e spazio: adattabili alle circostanze
materiali: cartone, tape, videotape, acqua, nylon, animaletti di plastica, ecoline, pennarelli, manichino Sebastiano componibile, vestiti e biancheria di colori diversi, libro "sparate sempre prima di strisciare" di benjamin Peret ed. Nautilus, dizionario tascabile italiano – tedesco (e viceversa) ed. Vallardi, videocamera analogica, monitor tv, headphones, cd e tape player, altri oggetti di varia natura.
Accusando smembramenti ad ogni passaggio di "stato", cerco la metà divisa tramite lo spostamento di oggetti pregni di significato (originario o costruito) che racchiudono e trapelano ricordi e reazioni esternabili.
Dentro e fuori. I luoghi diversi-ficati che ospitano lo spostamento. Sono inizialmente squilibrati e faticosi per diventare nel corso dell'azione degli spazi confortevoli, con un senso.
Una persona passa il tempo ad entrare ed uscire da due luoghi differenti, raccogliendo e ordinando cose che in alcuni momenti fanno prendere vita ad una scena, ad un movimento, ad una musica. Altre volte suoni, immagini,movimenti creano e definiscono un oggetto.
La persona agisce nella realtà come sola in "casa sua" a riordinare come in preparazione di un trasloco. Il pubblico è ovunque, di conseguenza i punti di vista possono essere molteplici. Non c'è interazione apparente perché la persona agisce in uno stato di autismo sonnambulo. Ma qualsiasi intervento da parte dei presenti può diventare materiale stimolante e manipolabile, oppure fonte di nuovi feed-back.
L'azione si svolge nello spazio di un appartamento del centro di Torino (casa Ghibaudi) e in un angolino dell'antistante Piazza Albarello.
L'azione in interno è visibile (oltre che ovviamente da dentro) dalle finestre spalancate e da un monitor collegato ad un circuito chiuso. L'azione in esterno, invece è visibile quasi da ovunque.
Il portone d'ingresso di Via Bertola 39 diventa linea di confine tra il dentro e il fuori e conseguentemente causa del "rito di passaggio" (cambiarsi).
A terra nel mezzo del portone è posto il dizionario italiano - tedesco (e viceversa), che ha due segnalibri posizionati alla pagina "cambiarsi" e alla pagina "umziehen".
La persona nel passaggio è tenuta a fermarsi e a leggere le definizioni del dizionario, a voce più o meno alta e ad attenersi strettamente al significato cambiandosi (l'abito e a volte anche il make-up).
Non si tratta di un casuale mutar d'abito quanto piuttosto il riconoscersi nei panni di chi sta dentro o fuori.
Uscendo fuori sempre la definizione dal tedesco (abiti di colore nero) rientrando quella in italiano (abiti di colore bianco). Altri abiti in attesa di trasloco verranno messi a disposizione di chi fosse interessato a scegliersi dei "panni" in cui "mettersi" nel dentro e nel fuori.
"Ho un cappotto, ho un vestito? Una notte da cella segreta, un'oscurità piena d'inchiostro dispiega le sue muraglie mal cementate." (Artaud: "L’arte e la morte")
DISARTICOLAZIONE (((del discorso succube del significante)))
UMZUG-UMZIEHEN(sich)
TRASLOCARE-CAMBIARE-CAMBIARSI-SPOSTARSI-DIVIDERSI-RITROVARSI
18 Giugno dalle 17:00 alle 21:30 Casa Ghibaudi Via Bertola 39 (TO)
..."continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi perché il tempo sono io."
Antonin Artaud
dimensioni e spazio: adattabili alle circostanze
materiali: cartone, tape, videotape, acqua, nylon, animaletti di plastica, ecoline, pennarelli, manichino Sebastiano componibile, vestiti e biancheria di colori diversi, libro "sparate sempre prima di strisciare" di benjamin Peret ed. Nautilus, dizionario tascabile italiano – tedesco (e viceversa) ed. Vallardi, videocamera analogica, monitor tv, headphones, cd e tape player, altri oggetti di varia natura.
Accusando smembramenti ad ogni passaggio di "stato", cerco la metà divisa tramite lo spostamento di oggetti pregni di significato (originario o costruito) che racchiudono e trapelano ricordi e reazioni esternabili.
Dentro e fuori. I luoghi diversi-ficati che ospitano lo spostamento. Sono inizialmente squilibrati e faticosi per diventare nel corso dell'azione degli spazi confortevoli, con un senso.
Una persona passa il tempo ad entrare ed uscire da due luoghi differenti, raccogliendo e ordinando cose che in alcuni momenti fanno prendere vita ad una scena, ad un movimento, ad una musica. Altre volte suoni, immagini,movimenti creano e definiscono un oggetto.
La persona agisce nella realtà come sola in "casa sua" a riordinare come in preparazione di un trasloco. Il pubblico è ovunque, di conseguenza i punti di vista possono essere molteplici. Non c'è interazione apparente perché la persona agisce in uno stato di autismo sonnambulo. Ma qualsiasi intervento da parte dei presenti può diventare materiale stimolante e manipolabile, oppure fonte di nuovi feed-back.
L'azione si svolge nello spazio di un appartamento del centro di Torino (casa Ghibaudi) e in un angolino dell'antistante Piazza Albarello.
L'azione in interno è visibile (oltre che ovviamente da dentro) dalle finestre spalancate e da un monitor collegato ad un circuito chiuso. L'azione in esterno, invece è visibile quasi da ovunque.
Il portone d'ingresso di Via Bertola 39 diventa linea di confine tra il dentro e il fuori e conseguentemente causa del "rito di passaggio" (cambiarsi).
A terra nel mezzo del portone è posto il dizionario italiano - tedesco (e viceversa), che ha due segnalibri posizionati alla pagina "cambiarsi" e alla pagina "umziehen".
La persona nel passaggio è tenuta a fermarsi e a leggere le definizioni del dizionario, a voce più o meno alta e ad attenersi strettamente al significato cambiandosi (l'abito e a volte anche il make-up).
Non si tratta di un casuale mutar d'abito quanto piuttosto il riconoscersi nei panni di chi sta dentro o fuori.
Uscendo fuori sempre la definizione dal tedesco (abiti di colore nero) rientrando quella in italiano (abiti di colore bianco). Altri abiti in attesa di trasloco verranno messi a disposizione di chi fosse interessato a scegliersi dei "panni" in cui "mettersi" nel dentro e nel fuori.
"Ho un cappotto, ho un vestito? Una notte da cella segreta, un'oscurità piena d'inchiostro dispiega le sue muraglie mal cementate." (Artaud: "L’arte e la morte")
18
giugno 2004
Compote – Alice Masprone
18 giugno 2004
performance - happening
Location
CASA GHIBAUDI
Torino, Via Antonio Giuseppe Bertola, 39, (Torino)
Torino, Via Antonio Giuseppe Bertola, 39, (Torino)
Vernissage
18 Giugno 2004, dalle 17:00 alle 21:30
Sito web
www.ilmagnete.org