Inaugura giovedì 7 dicembre alle ore 21.00, "Biblioteca di Segni: Travestimenti", ciclo del 2005 di Concetto Pozzati, a Cavriago nella versione cartacea.
Una mostra inusuale, quella proposta in collaborazione con Palazzo Magnani, dove Pozzati rilegge e commenta le opere di grandi artisti della sua collezione personale, travestendoli, ripetendoli e ironizzando da maestro sui suoi maestri. Pozzati scrive: “Biblioteca di Segni è la mia collezione di disegni che i miei occhi possiedono quotidianamente; allineati su più file in parete creano tra loro un corto circuito, lingue e dialetti diversi. Da loro apprendo qualcosa, quello che non so. Il mio antico occhio corsaro ripropone la rapina, la sostituzione dell'originale in originario; il materiale rapinato assume una vitalità impersonale e la cleptomania diviene una malattia intellettuale. Il vedere (possedere) è investigazione e usare i miei disegni della collezione è una stipulazione, un contratto più che una sfida. Manipolarli su un altro supporto o fuori scala è l'inizio del mascheramento. Le immagini ingrandite chiamano altre immagini dello stesso artista o per analogia o per mia calamitata rimemoria. Non è solo mascheramento, né camuffare, o nascondere, o dissimulare ma un vero (doppio) travestimento se non una finzione che nasconda frammenti praticabili e rimontabili. È alterare, rendere altro, diverso ciò che è il ricevuto per andare oltre la crosta dell'originario".
Protagonista nei secondi anni cinquanta della Nouvelle Figuration Pozzati diviene poi, uno dei maggiori rappresentanti della Pop Art italiana. Dagli anni sessanta il suo linguaggio, fatto di continue commistioni, contaminazioni culturali e di memorie, diviene sempre più individuale e riconoscibile portandolo a divenire uno degli artisti più significativi di questo ultimo cinquantennio.

Catalogo Christian Maretti Editore. Saggi critici di Massimo Donà e di Sandro Parmiggiani.