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ConfinInfranti. Una collezione permanente. Acquisizioni 2007- 1997
Quattordici nuove opere d’arte contemporanea – tra installazioni, pittura, scultura e fotografia – entrano ad arricchire la collezione civica di Palazzo Forti che già annovera un importante patrimonio di lavori di artisti internazionali.
Comunicato stampa
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Quattordici nuove opere d’arte contemporanea - tra installazioni, pittura, scultura e fotografia – entrano ad arricchire la collezione civica di Palazzo Forti che già annovera un importante patrimonio di lavori di artisti internazionali. Saranno presentate al pubblico e alla stampa venerdì 20 giugno 2008 (ore 11.30 conferenza stampa, ore 18.00 inaugurazione al pubblico) in occasione del nuovo allestimento ideato e curato da Patrizia Nuzzo: un percorso nel mondo contraddittorio dell’arte contemporanea, dove la molteplicità dei linguaggi - dal digitale alla più tradizionale tecnica pittorica – si esprime con un gioco di assonanze e contrappunti in un circuito aperto tra spazio, opera e fruitore. Sono questi i tre elementi fondamentali che si caricano di senso, interagendo l’un l’altro nella splendida cornice storica del Palazzo.
Le sale al piano terra e la zona degli scavi archeologici - recentemente riaperta al pubblico - sono pronte ad accogliere i nuovi lavori di Diango Hernandez, Massimo Kaufmann, Polona Maher, Carla Mattii, Margot Quan Knight, Matteo Sbaragli, Tetsuro Shimizu, Nicola Vinci.
Accanto ad essi quelli degli artisti consolidati nella storia (Sol Lewitt, Joseph Kosuth, Giulio Paolini, Fabrizio Plessi, ecc), e ancora le ricerche che hanno caratterizzato gli anni ottanta, novanta e duemila, documentate attraverso le installazioni di Julia Bornefeld, i video di Bill Viola, le fotografie di Cindy Sherman, Spencer Tunick, Vanessa Beecroft e Vik Muniz, le sculture di John Isaacs, Roberto Barni e molti altri.
Superati, infranti, liberati, i confini dell’arte, le sue “tendenze”, i suoi “ismi” perdono definizione; una pluralità di forme, modi e linguaggi entrano in relazione con gli spazi che li ospitano per assumere inediti ed originali significati, trasferendosi dall’oggetto al suo contenitore. Da parte sua, lo spettatore è invitato ad un approccio aperto e ricettivo nei riguardi del mondo che gli artisti evocano, vivendo un’esperienza insieme empatica e conoscitiva.
Nel 2004 l’impianto scientifico aveva prediletto un percorso cronologico a ritroso, molto apprezzato dal pubblico e dalla critica, e nel 2006 si era sperimentato il concetto della trasversalità dei linguaggi, attraverso un dialogo tematico tra storico e contemporaneo che si poneva al di là della cronaca e dentro la storia delle idee. Oggi la Galleria continua la sua attività di sperimentazione con grande coerenza contribuendo alla rinnovata funzione del museo, non solo tempio della memoria, bensì luogo di ricerca che si arricchisce di nuovi strumenti, ponendosi come spazio da vivere tra il visitatore e l’opera. Un terreno fertile, una fucina di idee che pone lo spettatore al centro di un dibattito tra l’arte e il mondo
Le sale al piano terra e la zona degli scavi archeologici - recentemente riaperta al pubblico - sono pronte ad accogliere i nuovi lavori di Diango Hernandez, Massimo Kaufmann, Polona Maher, Carla Mattii, Margot Quan Knight, Matteo Sbaragli, Tetsuro Shimizu, Nicola Vinci.
Accanto ad essi quelli degli artisti consolidati nella storia (Sol Lewitt, Joseph Kosuth, Giulio Paolini, Fabrizio Plessi, ecc), e ancora le ricerche che hanno caratterizzato gli anni ottanta, novanta e duemila, documentate attraverso le installazioni di Julia Bornefeld, i video di Bill Viola, le fotografie di Cindy Sherman, Spencer Tunick, Vanessa Beecroft e Vik Muniz, le sculture di John Isaacs, Roberto Barni e molti altri.
Superati, infranti, liberati, i confini dell’arte, le sue “tendenze”, i suoi “ismi” perdono definizione; una pluralità di forme, modi e linguaggi entrano in relazione con gli spazi che li ospitano per assumere inediti ed originali significati, trasferendosi dall’oggetto al suo contenitore. Da parte sua, lo spettatore è invitato ad un approccio aperto e ricettivo nei riguardi del mondo che gli artisti evocano, vivendo un’esperienza insieme empatica e conoscitiva.
Nel 2004 l’impianto scientifico aveva prediletto un percorso cronologico a ritroso, molto apprezzato dal pubblico e dalla critica, e nel 2006 si era sperimentato il concetto della trasversalità dei linguaggi, attraverso un dialogo tematico tra storico e contemporaneo che si poneva al di là della cronaca e dentro la storia delle idee. Oggi la Galleria continua la sua attività di sperimentazione con grande coerenza contribuendo alla rinnovata funzione del museo, non solo tempio della memoria, bensì luogo di ricerca che si arricchisce di nuovi strumenti, ponendosi come spazio da vivere tra il visitatore e l’opera. Un terreno fertile, una fucina di idee che pone lo spettatore al centro di un dibattito tra l’arte e il mondo
20
giugno 2008
ConfinInfranti. Una collezione permanente. Acquisizioni 2007- 1997
20 giugno 2008
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA ACHILLE FORTI
Verona, Cortile Del Mercato Vecchio, (Verona)
Verona, Cortile Del Mercato Vecchio, (Verona)
Vernissage
20 Giugno 2008, ore 18.00
Autore
Curatore