“Confluenze Handmade” è un calendario di eventi, a cura di Sergio Pausig e con il coordinamento artistico di Giuseppe Maiorana, che lega l’aspetto didattico e laboratoriale in pratica produttiva confluendo, appunto, nell’ambito dell’allestimento e di esibizione di prototipi e artefatti con una ricaduta nel sistema del mercato.

L’inaugurazione avvenuta il 13 luglio presso il Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina ha visto la presentazione dell’intero programma e la realizzazione della mostra degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo iscritti ai corsi di moda e ai corsi biennali abilitanti, che durerà fino al 31 ottobre p.v. presso il MAD Museo-Laboratorio delle Arti Decorative diretto dal prof. Sergio Pausig. La mostra consta di 20 progetti d’interni caratterizzati da rigore formale e dalla qualità e creatività degli accessori di moda e design del gioiello. Sergio Pausig (Accademia BB.AA. di Palermo) mette in mostra le significative attività inerenti i corsi da lui tenuti, tese a sottolineare l’importanza basilare del binomio progettazione-produzione, con il sostegno di Caterina Zummo (direttrice Museo d’arte contemporanea di Gibellina) che è attiva sul fronte delle iniziative del museo e su un modello di gestione che possa aumentare la fruizione pubblica, e le varie collaborazioni con Vittorio Ugo Vicari (Accademia BB.AA. di Palermo) impegnato sulle problematiche relative alla necessità di avere un mercato in un momento di trasformazione del sistema formativo accademico, Rita Cedrini (Università di Palemo) che si batte per migliorare il rapporto di collaborazione tra le varie istituzioni ed è, insieme a Pausig, promotrice di un concorso nazionale rivolto agli studenti, Ornella Fazzina (Accademia BB.AA. di Palermo) lda sempre sostenitrice di un’idea di museo come macchina comunicativa capace di diversificare l’offerta culturale.

L’evento è costituito anche da un video sul progetto di Sergio Pausig e Salvo Butera “Le Jardin de Palerme” che vede nella riqualificazione urbana e nella cultura del fare l’esempio più esplicito avverso ad ogni forma di abbrutimento etico ed estetico. Il concetto dell’acqua con tutta la sua simbologia in quanto elemento purificatore e vitale per l’intera umanità, è il tema conduttore che lega tale progetto ad una anteprima nazionale “Water Compositions” del musicista Francesco Branciamore il quale sulla reiterazione di immagini di un video da lui realizzato racchiude il significato del rinnovamento ciclico dell’acqua. Il privilegiare scale pentatoniche di derivazione orientale con trasversalità di linguaggi contemporanei nonché l’approccio percussivo della composizione, dà una maggiore suggestione all’equilibrio della performance.



Ornella Fazzina