Caserta. Si inaugurerà venerdì 21 maggio, alle ore 18.00, presso le sale espositive “Sala Bianca” del prestigioso sito monumentale della Reggia di Caserta, la mostra di arte contemporanea dal titolo “Convergenze Geometriche” curata dal noto critico d’arte Enzo Battarra e dal Presidente dell’Associazione Arte Madì Movimento Internazionale – Italia Ciro Pirone.

Il progetto artistico vedrà l’esposizione di circa 50 opere riconducibili agli artisti Renato Barisani, Mario Stoccuto e degli altri artisti appartenenti alla prefata associazione internazionale, Franco Cortese, Reale Frangi, Aldo Fulchignoni, Alberto Lombardi, Enea Mancino, Vincenzo Mascia, Renato Milo, Antonio Perrottelli, Marta Pilone, Mario Stoccuto e Piergiorgio Zangara.

Lo spirito che caratterizza questa rassegna è, in sintesi, il vissuto delle molteplici esperienze individuali e di gruppo, dove ognuno articola peculiarmente il proprio discorso concorrendo così a delineare un’originale unione tra la creatività, le innovazioni tecniche e logiche emergenti.

Nel catalogo che accompagna la mostra, composto da circa 72 pagine a colori, edito da Edizioni del Centro di Cultura Contemporanea Napoli C’è, di Franco Cusati, vengono trascritti alcuni stralci dei curatori, tratti dal catalogo, quali il critico d’arte Enzo Battarra: ””” C’è un punto fisso nello spazio dove si incontrano due rette parallele, e questo sovvertendo Euclide ma confermando le acrobazie geometriche che anche la storia politica ci ha insegnato. Nell’infinito dell’arte, i postulati si trasgrediscono così come nascono sempre nuove convergenze, nuovi incontri. L’evento è che dieci artisti Madi incontrano due astrattisti geometrici in un luogo prezioso e suadente qual è la Reggia vanvitelliana di Caserta, sito architettonico dalle forme morbide e avvolgenti, monumento che è bene protetto dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Nel Palazzo Reale le austere prospettive geometriche si sposano al decoro, alla leziosità degli ori, allo sfarzo delle luci e dei colori””” e del Presidente Ciro Pirone della citata associazione: “””E’ in tale proiezione che si colloca l’idea di una mostra “convergente” con un altro dei volti dell’astrattismo. Dove convergenti sono le correnti artistiche, convergenti sono le singole energie che si fondono, convergenti sono addirittura le esposizioni, le quali prevedono i lavori visivamente “accostati nel contrasto”, quasi in un contraddittorio proteso verso il mentovato comune intento. Così, difatti, nasceranno nuovi spunti, si svilupperanno nuove analisi e riflessioni, muovendo da ciascun percorso artistico, quale che sia la propria origine, il proprio percorso. E di tutto quanto ne beneficerà la “ricerca”, a nulla rilevando le influenze storiche dell’artista, in quanto quest’ultimo, sebbene forgiato dal suo linguaggio espressivo - che è indipendentemente dalla sua entità - sottoponendosi alla critica è pronto a metterlo in discussione”””.