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Copyright Italia. Brevetti marchi prodotti 1948-1970
La mostra ripercorre gli anni della ricostruzione e dello sviluppo economico e scientifico dell’Italia.
Comunicato stampa
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“Why luminescence in fashion?” – da LIFE del 1965 – risponde Roberto Capucci nella mostra“Copyright Italia. Brevetti, marchi, prodotti 1948-1970”
Dal 25 marzo al 3 luglio 2011 l’Archivio Centrale dello Stato a Roma in Piazzale degli Archivi 27, ospita la mostra “Copyright Italia. Brevetti, marchi, prodotti 1948-1970”, organizzata in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per gli Archivi e dall'Archivio Centrale dello Stato in collaborazione con l’Università Bocconi e l’ISTAT. L’arco di tempo fra il 1948 e il 1970 costituisce un periodo ricco di avvenimenti importanti, che hanno segnato lo sviluppo della nostra identità nazionale e lo sviluppo sociale del nostro Paese. La mostra illustra la creatività e le innovazioni nate dalla ricerca, dall’intuito e dalla capacità imprenditoriale dei singoli e delle istituzioni, racconta quello che a breve sarebbe diventato il made in Italy, accogliendo 14 oggetti che simboleggiano ambiti di innovazione specificatamente italiani.
Roberto Capucci ha fornito il suo personalissimo contributo a questa esposizione che esalta il concetto di copyright italiano, partecipando con - dichiara il maestro - «due particolarissime creazioni che generano uno speciale effetto visivo reso attraverso un materiale semplice e inusuale, le perline in plastica fosforescente dei rosari – aggiungendo - assistetti casualmente ad una processione notturna che mi suggerì l'idea». Gli abiti esposti a Roma fanno parte di un gruppo di quattro modelli, provengono dall’Archivio della Fondazione Roberto Capucci e sono stati scelti per l’unicità dell’idea creativa, per l’originalità, per la carica innovativa. Gli altri due pezzi sono esposti attualmente a Philadelphia, nell’ambito della mostra antologica "Roberto Capucci: Art into Fashion", organizzata presso il Philadelphia Museum of Art dal 16 marzo al 5 giugno 2011. Le quattro creazioni realizzate nel 1965, furono presentate per la prima volta a Parigi nell'atelier di Rue Cambon. Approfittando degli scioperi dell'energia elettrica che affliggevano la città, Capucci ideò un geniale coup d’effet, le luci nel salone della presentazione vennero spente improvvisamente e gli abiti uscirono in passerella al buio, suscitando grande interesse e curiosità. L'evento fu riportato dalla stampa di tutto il mondo e la rivista LIFE gli dedicò una copertina dal titolo “Why luminescence in fashion?”.
La mostra “Copyright Italia. Brevetti, marchi, prodotti 1948-1970” è curata da un gruppo di studiosi dell’Università Bocconi di Milano e dell’Università IUAV di Venezia, con la collaborazione dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, dell’Università Federico II di Napoli, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e dell’Accademia dei Lincei.
Roma, 18 marzo 2011
Fondazione Roberto Capucci
Dal 25 marzo al 3 luglio 2011 l’Archivio Centrale dello Stato a Roma in Piazzale degli Archivi 27, ospita la mostra “Copyright Italia. Brevetti, marchi, prodotti 1948-1970”, organizzata in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per gli Archivi e dall'Archivio Centrale dello Stato in collaborazione con l’Università Bocconi e l’ISTAT. L’arco di tempo fra il 1948 e il 1970 costituisce un periodo ricco di avvenimenti importanti, che hanno segnato lo sviluppo della nostra identità nazionale e lo sviluppo sociale del nostro Paese. La mostra illustra la creatività e le innovazioni nate dalla ricerca, dall’intuito e dalla capacità imprenditoriale dei singoli e delle istituzioni, racconta quello che a breve sarebbe diventato il made in Italy, accogliendo 14 oggetti che simboleggiano ambiti di innovazione specificatamente italiani.
Roberto Capucci ha fornito il suo personalissimo contributo a questa esposizione che esalta il concetto di copyright italiano, partecipando con - dichiara il maestro - «due particolarissime creazioni che generano uno speciale effetto visivo reso attraverso un materiale semplice e inusuale, le perline in plastica fosforescente dei rosari – aggiungendo - assistetti casualmente ad una processione notturna che mi suggerì l'idea». Gli abiti esposti a Roma fanno parte di un gruppo di quattro modelli, provengono dall’Archivio della Fondazione Roberto Capucci e sono stati scelti per l’unicità dell’idea creativa, per l’originalità, per la carica innovativa. Gli altri due pezzi sono esposti attualmente a Philadelphia, nell’ambito della mostra antologica "Roberto Capucci: Art into Fashion", organizzata presso il Philadelphia Museum of Art dal 16 marzo al 5 giugno 2011. Le quattro creazioni realizzate nel 1965, furono presentate per la prima volta a Parigi nell'atelier di Rue Cambon. Approfittando degli scioperi dell'energia elettrica che affliggevano la città, Capucci ideò un geniale coup d’effet, le luci nel salone della presentazione vennero spente improvvisamente e gli abiti uscirono in passerella al buio, suscitando grande interesse e curiosità. L'evento fu riportato dalla stampa di tutto il mondo e la rivista LIFE gli dedicò una copertina dal titolo “Why luminescence in fashion?”.
La mostra “Copyright Italia. Brevetti, marchi, prodotti 1948-1970” è curata da un gruppo di studiosi dell’Università Bocconi di Milano e dell’Università IUAV di Venezia, con la collaborazione dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, dell’Università Federico II di Napoli, dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e dell’Accademia dei Lincei.
Roma, 18 marzo 2011
Fondazione Roberto Capucci
25
marzo 2011
Copyright Italia. Brevetti marchi prodotti 1948-1970
Dal 25 marzo al 03 luglio 2011
Location
ACS – ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
Roma, Piazzale Degli Archivi, 27, (Roma)
Roma, Piazzale Degli Archivi, 27, (Roma)
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI